Napoli, la «Città dei bambini» di Ponticelli è ancora un fantasma dopo vent'anni

Napoli, la «Città dei bambini» di Ponticelli è ancora un fantasma dopo vent'anni
di Alessandro Bottone
Giovedì 28 Novembre 2019, 17:33
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La «città dei bambini» è ancora un sogno per tanti. Ma c'è chi non crede più nell'importante progetto promesso negli anni scorsi, ovvero la riqualificazione dell'enorme edificio tra via dei Mosaici e via Cleopatra abbandonato da vent'anni. Siamo esattamente nel «lotto O», erroneamente conosciuto come «lotto zero», tra Ponticelli e Barra, nella periferia orientale di Napoli. Di quanto promesso e progettato in passato non c'è nulla. L'edificio, di proprietà del Comune di Napoli, originariamente ospitava una scuola. Oggi è ridotto a uno scheletro, distrutto e nel pieno degrado.

La «città dei bambini» è stata interessata da diversi interventi. Nel gennaio 2006 iniziarono i lavori previsti da una delibera di giunta di due anni prima. Sospesi per pericoli nell'area della palestra, poi interrotti definitivamente nel 2010. Dopo una variante del progetto originario i lavori ripresero nel 2012. Nel 2015 - dopo una nota dell'allora assessore con delega al patrimonio che chiedeva di «ridefinire» la vocazione dell'edificio da «museo-laboratorio» a «laboratorio-teatro» - i lavori furono sospesi per una seconda variante con la quale si prevedeva di realizzare un'area per spettacoli da 200 posti e per adeguare gli spazi alle più recenti normative. Quindi altri soldi necessari per tutti gli interventi. L'importo dei lavori, varianti comprese, era di circa 3 milioni e 800mila euro. All'inizio del 2019 è stato risolto il contratto con le imprese aggiudicatarie per mancanza di requisiti di qualificazione accertata alla ripresa dei lavori. A luglio 2019 la giunta ha deliberato altri 42mila euro per la rimozione di pericoli e rifiuti dal cantiere.

Il consiglio comunale ha approvato, il 25 novembre scorso, la delibera 478 di giunta che richiama due progetti proposti dal servizio "Edilizia residenziale pubblica e nuove centralità". Il primo riguarda la messa in sicurezza e la rigenerazione di un'area dell'enorme spazio: prevista la demolizione dell'ex palestra, la realizzazione di campetti sportivi e di una zona all'aperto per attività ludiche e formative per bambini da zero a sei anni. Il secondo prevede il recupero di un altro corpo - dove prima c'erano le aule scolastiche - per creare un asilo nido aziendale per i bambini dei dipendenti dell'ospedale del Mare che dista poche decine di metri. L'atto deliberativo stima una cifra di 115mila euro per le sole attività di progettazione. La somma rientrerebbe nei finanziamenti del «Patto per la città di Napoli».
 
 

Da scuola a rudere preso di mira dai tossicodipendenti e dai vandali. Tuttora ci sono diversi varchi nella recinzione che rendono facilissimo l’accesso a chiunque. A ridosso ci sono le palazzine popolari ma anche i locali del Sert dell'Asl Napoli 1 centro in cui si recuperano persone con problemi di dipendenza dalle droghe. Attorno c'è solo degrado: i rifiuti sono accumulati anche al piano terra della vecchia scuola, distrutta e più volte data alle fiamme. Lo spazio all’aperto è completamente allagato dalla pioggia. A ridosso c'è l'edificio che avrebbe dovuto ospitare un planetario di cui non si conosce il destino. Si riconosce ancora l’ex palestra dalla pareti rosse. Un colore che, anno dopo anno, sbiadisce come il sogno di un posto da riconsegnare ai bambini, e non solo, del quartiere.
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