Città della Scienza rinasce: cantieri entro la fine dell'anno, ecco lo Science centre

Arriva anche il primo investimento dei privati: il Polo tecnologico ambientale con 31 aziende napoletane

L'incendio che devastò Città della Scienza
L'incendio che devastò Città della Scienza
di Luigi Roano
Giovedì 11 Maggio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 12 Maggio, 18:00
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Questa volta sembra tutto vero: Bagnoli può guardare non più a un passato vecchio di trent'anni che ne ha fatto un monumento all'immobilismo e agli sprechi, ma a un futuro dinamico e concreto. Arriva il via libera alla ricostruzione dello Science centre e anche il primo investimento dei privati: il Polo tecnologico ambientale con 31 aziende tutte napoletane che investono circa 40 milioni. Potere del decreto Semplificazioni - diventato legge - del ministro Raffaele Fitto titolare degli Affari europei, delle Politiche di coesione e del Pnrr. Al sindaco commissario di Bagnoli Gaetano Manfredi sono stati conferiti tutti i poteri che ha chiesto: quelli sostitutivi in materia urbanistica e anche di concedere titoli edilizi. Prima del decreto semplificazioni per modificare a livello urbanistico il piano Bagnoli serviva un decreto della Presidenza della Repubblica in quanto legge dello Stato. Oggi questo potere ce l'ha il sindaco. Così Manfredi ha chiuso l'eterna conferenza dei servizi sull'ex area Italsider emanando un suo decreto da plenipotenziario di Bagnoli sdoganando in tempi record soldi e autorizzazioni a costruire - la Legge Fitto e del Governo a guida Giorgia Meloni risale appena al 21 aprile - per lo Science centre e il Polo tecnologico ambientale. E Manfredi nella sua dichiarazione ringrazia il ministro: «Con questo decreto si entra nel pieno della fase realizzativa per Bagnoli. Grazie al nuovo schema procedurale semplificato, voluto dal Ministro Fitto, introdotto nella norma dal recentissimo Decreto Semplificazioni convertito in legge lo scorso 21 aprile».

Cosa può fare allora l'ex rettore? È lo stesso Manfredi a spiegarlo: «Con le semplificazioni si è potuto procedere, con inusitata speditezza, all'approvazione definitiva delle modifiche urbanistiche e dei progetti di rigenerazione senza il ricorso ad ulteriori fasi burocratiche.

Si tratta di una rilevantissima semplificazione che consente al Commissario Straordinario di accelerare i tempi delle procedure urbanistiche e di rilasciare i titoli abilitativi per gli interventi edilizi anche dei privati nell'area di Bagnoli-Coroglio». Il sindaco è soddisfatto. Del resto da un lato parte la ricostruzione di Città della Scienza bruciata 10 anni fa, dall'altro per la prima volta i privati scendono in campo su Bagnoli. Si vede - nella sostanza - un futuro. Parola ancora al sindaco: «Gli interventi approvati rappresentano una svolta anche simbolica per Bagnoli. Dopo l'incendio doloso di 10 anni fa, si conclude una lunga vicenda e potrà finalmente essere ricostruito il nuovo museo. Il Polo tecnologico dell'ambiente è il primo intervento di imprenditori privati che investiranno nell'area per realizzare un innovativo centro di ricerca e produzione. Players pubblici e privati, con la regia del Commissariato Straordinario di Governo, possono davvero fare la differenza nel rilancio dell'area». 

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Il nuovo Science Centre si sviluppa su un'area di circa 23mila metri quadri laddove c'è oggi il parcheggio. Via libera - nella zona dell'area dell'ex Acciaieria, alla super cabina elettrica ad alta e media tensione che sarà il cuore pulsante della nuova Bagnoli. La realizzeranno le società pubbliche Terna ed Enel. Il Polo tecnologico ambientale è un consorzio composto da 31 aziende presieduto da Vito Grassi, vicepresidente di Confindustria nazionale: «Avvieremo subito le procedure per il ritiro del titolo a costruire e la negoziazione sugli oneri concessori. Il decreto del sindaco chiude un percorso che dura da tanti anni e sostanzialmente oggi ci sono le condizioni per far nascere il Polo. Ora tocca a noi imprenditori che abbiamo sostenuto il progetto concretizzarlo. Sottolineo che quando le Istituzioni si mettono insieme e si punta a un obiettivo, le cose si possono fare. Il decreto semplificazioni è un bellissimo esempio e bisogna farne tesoro». Il Polo tecnologico ambientale sorgerà su 40mila metri quadri, si comporrà di 10 fabbricati: «Con servizi come gli asili nido vogliamo dare il segnale che le aziende oltre a fare il loro lavoro danno opportunità alla comunità che le accoglie». 

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