Natale a Napoli, il presepe dei commercianti per i bambini ammalati del Santobono

Natale a Napoli, il presepe dei commercianti per i bambini ammalati del Santobono
di Alessandra Martino
Lunedì 13 Dicembre 2021, 20:14 - Ultimo agg. 21:10
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Natale e le sue tradizioni a Napoli, il presepe prima ancora dell’albero, e la magia delle luci di una notte che fa sognare i bambini.

Sogni che diventano più lontani per i tanti piccoli ricoverati negli ospedali pediatrici della Campania, soprattutto al Santobono di Napoli. E allora c’è chi si preoccupa di loro, a Natale e tutto l’anno, cercando di trasformare a festa con i segni della nascita di Cristo anche una corsia d’ospedale.  

Per questo l'associazione Artigiani e Commercianti .0, di Via dei Tribunali ha donato alla fondazione Santobono - Pausilipon di Napoli un presepe tipico della tradizione partenopea. 

Tutto per regalare un sorriso ai bimbi degenti nelle festività di Natale. La creazione del Maestro Mario Ceglie è stata consegnata con una cerimonia presso la sede della Fondazione in via Chiaia. 

«Ai bambini che purtroppo sono ricoverati in ospedale è importante portare loro un sorriso e gioia, che a loro manca. Ma anche per rendere felici le famiglie. – ha spiegato Mario Ceglie-.  Questo è un brutto periodo, sia per la pandemia sia i bambini che sono qui ricoverati. Spero di poter dare loro un sorriso: è questo ciò che mi ripaga».

Il presepe, forse ancor più dell’albero addobbato, rappresenta a Napoli una delle più forti tradizioni natalizie.

Suggestivo e ricco di simboli è uno dei tratti distintivi della ritualità partenopea conosciuta nel mondo.

«Grazie al maestro Ceglie che ha con le sue mani realizzato questo presepe, con pastori in terracotta e che sarà installato all’interno dell’ospedale Santobono”, ha ringraziato la Presidente della Fondazione, Anna Ziccardi

L’associazione .0 è super attiva nel campo del sociale: «Speriamo di poter portare un sorriso a questi bambini, il nostro è solo un piccolo pensiero per dar possibilità a tutti i bambini, anche meno fortunati, un sereno Natale. -ha spiegato la presidente dell’associazione, Ornella Vulcano-. L’associazione pone l’attenzione sui bambini, non solo oggi ma anche in futuro perché ha in programma molte iniziative per i bambini del quartiere. Iniziative come quelle sportive. L’associazione ci crede nel dare visibilità e decoro al quartiere, non solo di via Tribunali ma anche di tutto il centro storico».

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Può essere una presenza rassicurante, quel piccolo dono in terracotta, a segnare il tempo di festa e di attesa. Negli ospedali, purtroppo, i giorni tutti uguali scorrono tra visite e preoccupazioni. Anche a Natale. 

«Noi siamo qui stamattina per ricevere un dono della comunità, che ci è pervenuto grazie all’associazione 2.0 - ha raccontato la direttrice della Fondazione Santobono, Flavia Matrisciano - Un presepe donato ai nostri bambini, realizzato del maestro Ceglie, ma soprattutto una testimonianza di vicinanza in un periodo quello natalizio in cui in ospedale diventa sempre più difficile, in cui la solitudine assale mamme e bambini. Il presepe è simbolo di un abbraccio della comunità ai nostri bambini».

Presente alla donazione anche la Presidente della IV Municipalità, Maria Caniglia, super attiva nel campo del sociale del suo quartiere: «Questa mattina siamo al Santobono Posillipo, con la neonata associazione artigiani e commercianti 2.0, per portare un messaggio di speranza che si concretizza nell’arte presepiale: una delle arti più importanti di Napoli e del mondo che ricade della quarta municipalità. Credo sia un modo per donare un messaggio di speranza a tutte le madri e a tutti i piccoli che questo Natale lo passeranno in modo singolare. Noi ci siamo e vogliamo donare speranza, ma soprattutto un sorriso. Veniamo da un momento un po’ complicato per tutti, ma è bene far sentire la nostra voce e il nostro messaggio di speranza».

Lo spirito del Natale aleggia tra gli ambulatori, i corridoi, i letti di corsia, le sale operatorie e quelle del Pronto soccorso. E si sente tanto la sofferenza, forse qui più che altrove. Ma non solo oggi.

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