Coronavirus a Napoli, taxi al collasso: crollano gli affari, mille vetture in meno

Coronavirus a Napoli, taxi al collasso: crollano gli affari, mille vetture in meno
di Valerio Esca
Domenica 8 Marzo 2020, 07:00
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Cambia il trasporto di pubblico non di linea. Da domani fino al 22 marzo, in via sperimentale, i tassisti napoletani effettueranno turnazione con modalità «pari e dispari». Mille le vetture che non circoleranno. Considerate le difficoltà dovute al drastico calo di lavoro causato dall'emergenza Covid-19, si sono riunite nei giorni scorsi le sigle sindacali dei Taxi: Uti, Sitan, Unimpresa, Cisal Federtaxi, Confail, Stn, Silt, Unirtaxi, che hanno prodotto alcune proposte sottoposte poi all'amministrazione comunale. È stato condiviso così un percorso, che ha portato alla stesura di un'ordinanza dirigenziale, a firma di Giuseppe D'Alessio.
 

 

Sarà in vigore tutta la settimana la modalità «pari-dispari» (a partire dai dispari) a giorni alterni. Per esempio il lunedì scenderanno in strada le vetture che hanno la licenza che termina con il numero dispari e martedì quelle con il numero pari e così via. I turni diurni sono considerati quelli che vanno dalle 6 del mattino alle 14, dalle 8,30 alle 18, il pomeridiano dalle 15 alle 24 e il notturno dalle 18 alle 6 della mattina seguente. Il pari-dispari vale sempre, anche per il turno di notte, tranne per i giorni di venerdì, sabato e domenica. Inoltre sarà sperimentale su base volontaria per i tassisti che non effettuano il turno ordinario di nuove linee di taxi collettivo. L'ordinanza poi stabilisce che all'aeroporto e al porto potranno accedere solo le autovetture di servizio giornaliero previsto dal provvedimento. Nessun assembramento in pratica. L'atto emesso dal Comune potrà essere oggetto di modifiche, integrazione e sospensioni a seguito d eventuali richieste da parte dell'amministrazione e delle organizzazioni sindacali della categoria taxi.
 

Il Coronavirus sta mettendo in ginocchio un Paese, l'economia e intere categorie. Un contraccolpo forte lo stanno subendo proprio i tassisti, come racconta Vincenzo Donzelli, dell'Unione tassisti d'Italia: «Stiamo riscontrando difficoltà enormi principalmente economiche. Gli incassi si sono ridotti del 70-80 per cento e noi che siamo un servizio pubblico abbiamo comunque l'obbligo di prestazione. Dobbiamo esserci in qualsiasi caso h24 sottolinea Donzelli - per difendere il nostro lavoro, anche dagli abusivi. Viviamo una situazione di stress, restiamo ore ed ore in attesa di un cliente, con lunghe file ai posteggi. Capita in questi giorni anche di stare fermi tre ore e mezza e di fare soltanto due corse in un turno. Un danno economico enorme». C'è poi un'altra questione che affronta il sindacalista: «La paura di essere contagiati». «Noi siamo molto esposti come categoria  racconta Donzelli - Abbiamo eseguito la sanificazione come previsto dall'ordinanza sindacale, cosa che comunque già abitualmente facevamo. Noi siamo i primi che risc-hiano, visto il contatto diretto con i clienti. I taxi sono in prevalenza già puliti, anche se in questa fase esporremo i certificati nelle autovetture: chi quelli degli autolavaggi, chi le autocertificazioni, se si è deciso di sanificare le auto con prodotti previsti nell'ordinanza. Speriamo comunque che rientri presto l'emergenza». Intanto lunedì i sindacati delle categorie taxi ed Ncc (noleggio con conducente) sono attese a Roma, per un incontro con il Governo pr affrontare l'emergenza. «Porterò il nostro disagio, quello dei tassisti napoletani a Roma - ribadisce Donzelli -, chiedendo anche aiuti, incentivi o comunque una mano viste le difficoltà che stiamo subendo sotto il profilo economico. L'assicurazione bisogna pagarla, i mutui delle licenze e le rate delle auto anche.
Si potrebbe immaginare di congelare questi pagamenti per un periodo, fino a quando non passi questo momento nero per tutto il Paese». 

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