Coronavirus a Napoli, via Falcone diventa isola pedonale e De Luca tuona: «No alla movida»

Coronavirus a Napoli, via Falcone diventa isola pedonale e De Luca tuona: «No alla movida»
di Luigi Roano
Sabato 25 Aprile 2020, 09:30 - Ultimo agg. 12:02
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L'idea - per ora solo un'idea - è quella di pedonalizzare o trasformare in Ztl anche via Aniello Falcone e l'area di Mergellina. Al di là della propaganda di «una Napoli senza auto per farla godere di più ai cittadini», c'è di mezzo il problema della ripartenza, della «Fase 2» che il Comune - retto dal sindaco Luigi de Magistris - deve iniziare a concretizzare. Più spazio ai commercianti e ai ristoratori per fare in modo che il distanziamento sociale non dimezzi gli avventori è l'obiettivo che si è posto Palazzo San Giacomo. In questo senso c'è da affrontare e gestire la questione movida. E in Comune il progetto su come gestirla passa per quello del mettere in campo nuove chiusure al traffico per distanziare i tavolini e anche per non far accedere tanta gente dalle parti di via Falcone. Di sicuro i presidenti della Municipalità Chiaia Francesco De Giovanni e quella del Vomero Paolo De Luca vogliono vederci chiaro. Mentre il presidente della Regione Vincenzo De Luca a scanso di equivoci chiarisce subito che il 4 maggio - data indicata come quella della ripartenza - non rappresenta certo la liberazione dal Coronavirus: «È ovvio che non torniamo a come eravamo tre mesi fa. Qualcuno mi ha scritto ma così non possiamo riprendere la movida. Ma sei scemo o sei buono? Riprendiamo la movida? C'è gente che si è bevuta il cervello». Una movida, spesso eccessivamente fracassona, che paralizza la mobilità nelle aree dove si manifesta e qualche volta provoca anche tragedie. Il tema riguarda soprattutto via Falcone dove i famigerati baretti fino a prima della crisi sanitaria da Covid-2019 sono stati oggetto di durissime polemiche tra i residenti - che si sono sentiti ostaggio della movida - e i gestori dei locali.
 


Dunque, l'idea è di fare una Ztl in via Aniello Falcone e la questione - secondo il presidente della Municipalità - va approfondita prima di essere messa in atto: «Noi non siamo contrari alle aree pedonali, ma non credo che i residenti del Vomero vogliano questa cosa: ho sentito parlare di questa possibilità della Ztl di via Falcone così come di mobilità alternativa, ma il tutto va discusso». Nella sostanza qual è l'idea progettuale? Fare una Ztl che inizia a piazzetta Madre Teresa di Calcutta fino ai baretti e anche oltre. Un'idea molto sponsorizzata dal comitato dei baretti del posto - vicini all'assessora Alessandra Clemente - molto meno a gran parte dei residenti che già si stanno attrezzando per cercare di arginare l'iniziativa. «Una simile idea - spiega il presidente della commissione Mobilità del Consiglio comunale Nino Simeone - fa rima con paralizzare Napoli. E provocherebbe lo stop di altre categorie commerciali. Per quello che mi riguarda non è una buona idea e io non sono d'accordo». Simeone è categorico: «Non consentirò a nessuno di fare spot elettorali sulla pelle della povera gente. Via Aniello Falcone non è la strada dei baretti, ma è una delle più antiche vie di collegamento tra il Vomero ed il corso Vittorio Emanuele, dove vivono migliaia di cittadini già ostaggio della movida. La Clemente risolva questi problemi, non ne crei altri».
 
 

La mitica Mergellina - tra le cartoline più gettonate della città nel mondo - è al centro di un dibattito per il rilancio da molti anni, ma purtroppo non decolla mai. L'idea progettuale in campo, in questo caso, è molto accattivante: prevede lo spostamento degli chalet fino al fronte del mare con la viabilità che arretrerebbe. «Non sono contrario pregiudizialmente - spiega De Giovanni - ma bisogna prevedere parcheggi adeguati. Il trasporto pubblico oggi più che mai non è utilizzabile e non si può pretendere che la gente venga in biciclette per mangiarsi una pizza». 

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