Napoli, il Covid cancella anche la tradizionale Befana di piazza Mercato

Piazza Mercato
Piazza Mercato
di Emma Onorato
Mercoledì 5 Gennaio 2022, 20:49 - Ultimo agg. 6 Gennaio, 08:20
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L’Epifania tutte le feste porta via, così recitava un vecchio proverbio popolare, ma stavolta sembra che, a causa dell’instancabile corsa del virus, anche la festa dei dolciumi assuma un sapore più amaro. Così la tradizionale Befana di piazza Mercato subisce il contraccolpo degli effetti legati alla diffusione del Coronavirus. Non sarà un’Epifania in rosso come lo scorso anno ma, nonostante questo, l’impennata dei contagi e le dovute restrizioni hanno avuto estreme conseguenze sulla rinomata tradizione partenopea che per anni ha visto animare la piazza con una sfilata di bancarelle colme di dolciumi e giocattoli per bambini. 

Un’antica usanza che aveva la capacità di ricreare la suggestiva atmosfera di festa: piazza Mercato si vestiva di allegria e dinamicità, diventando quasi una calamita attrattiva per i numerosi avventori di Napoli e provincia che si divertivano nel fare la calza di notte.

Insomma la Befana di piazza Mercato rivela - per il secondo anno di seguito - uno scenario ben diverso da quello che tutti ricordano. Un duro colpo agli occhi di chi si affaccia sulla piazza, ma anche al cuore di chi la frequentava durante la notte a cavallo tra il 5 e il 6 gennaio. E, inevitabilmente, a risentirne sono anche le tasche di chi - in questa occasione di festa - cercava di trarne profitto. In piazza è stata posizionata una pattuglia della vigilanza municipale che ha il compito di sorvegliare ed impedire l'accesso ai venditori ambulanti che solitamente allestivano qui le proprie bancarelle (l'area resterà una zona a traffico limitato). 

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Una tradizione che sta letteralmente scomparendo e, a pagarne i danni, sono anche le attività commerciali della zona: «Noi abbiamo la merce esposta nel negozio, ma naturalmente chiunque si trova a passare in piazza tende ad andare subito via, questo accade perché non si vedono esposte le bancarelle con dolci o giocattoli, e i passanti finiscono col pensare che non c'è nulla», racconta Maurizio De Vivo, titolare di My Garden. Ormai le uniche calze della Befana che si vedono esposte sono quelle del suo negozio «Prima del Covid c'era questa bella abitudine di fare la calza di notte ed anche io esponevo, a prezzi molto commerciali, le novità che potevano suscitare interesse per i bambini. Ormai sono due anni che a causa della pandemia, e delle mancate autorizzazioni per i venditori ambulanti, non si fa più nulla. Si sta perdendo anche questa tradizione: si sceglie di fare acquisti online anche per la tradizionale calza della Befana». 

Inoltre anche i cantieri aggravano la realtà dei commercianti, appesantendo l'aria di crisi che respirano le attività presenti in piazza Mercato: «Poi c'è da considerare che sono 4-5 anni che attendiamo che si concludano i lavori di ristrutturazione della piazza. Non riescono mai finirla, ci sono sempre degli intoppi, e intanto chissà quando ci daranno questa piazza», conclude.

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