Anm Napoli, tagli alle corse: un dipendente su quattro è positivo al Covid

Anm Napoli, tagli alle corse: un dipendente su quattro è positivo al Covid
di Alessandra Martino
Lunedì 3 Gennaio 2022, 18:49 - Ultimo agg. 4 Gennaio, 09:07
4 Minuti di Lettura

Diminuiscono i nuovi positivi ma schizza la curva dei contagi da coronavirus in Campania. L’aumento dei nuovi positivi ovviamente riporta anche delle forti ricadute per quello che è il trasporto pubblico campano. Tanti i contagiati e tante le aziende a Napoli in collasso a causa dei dipendenti in quarantena. Di conseguenza, le aziende si ritrovano a non avere dipendenti a disposizione e pertanto vengono dimezzate ancor di più le corse, esempio lampante il caso Eav degli ultimi giorni.

Anche l’azienda dei trasporti Anm non naviga in acque migliori: l’Azienda napoletana mobilità si trova oggi ad avere il 20-25% di servizio in meno proprio legato alle quarantene e alle positività dei lavoratori. Pertanto ha fatto sapere che ci saranno ulteriori tagli alle corse fino almeno al 9 gennaio. 

«Ogni giorno abbiamo almeno 4-5 colleghi positivi. Non è una casualità.  Noi viaggiamo in condizioni vergognose, i contagi avvengono per forze di cose, non ci sono sanificazioni, non ci sono controlli e ci sono continui assembramenti – ha spiegato Marco Sansone, sindacalista Usb Campania – Noi dipendenti abbiamo una fortissima difficoltà a far capire alle persone che devono tenere la mascherina.

L’autista evita di protestare con i passeggeri che non indossano la mascherina, violando le regole, per evitare eventuali aggressioni come è successo già qualche volta. C’è tutto un quadro che viene meno». 

Dunque, l’Anm si trova ad affrontare un duplice problema: mancanza del personale a causa dei contagi e non meno rilevante la mancanza del personale non vaccinato. Infatti, molti i dipendenti dell’azienda sono in attesa del Consiglio dei Ministri del 5 gennaio, qualora, dovessero rendere obbligatorio il super green pass impasto per tutti i lavoratori si ritroverebbero a non avere un lavoro.

«Per quelli che sono i miei dati porterebbe almeno in Anm ad avere una percentuale molto alta di assenti al lavoro perché molti dei lavoratori non hanno la volontà di vaccinarsi - ha affermato Sansone - Ci sono molti lavoratori che vanno avanti con il tampone giornaliero questo lo l’ho scoperto nei giorni passati. Ci troveremmo dunque 150-160 lavoratori che non potrebbero lavorare perché non sono vaccinati e non hanno intenzione di vaccinarsi». 

Video

Differente è la situazione per funicolare e metro Linea 1, dove i contagiati sono in numero minore e le corse non sono state tagliate e procedono regolarmente.  Anche se, i controlli all’interno, pare siano approssimativi.

«Se la situazione continua di questo passo ci troveremo a gennaio a chiudere le aziende perché i dati sono sconcertanti», ha dichiarato Sansone.

In Anm da aprile 2020 hanno già un servizio dimezzato e non sono state più ripristinati i vari tagli avvenuti per evitare il contagio da coronavirus. Inoltre, con il debutto dell’obbligo del green pass per i dipendenti, l’azienda qualora non avesse avuto verifica del certificato verde o del tampone aveva deciso di sanzionare il personale con congelamento dello stipendio e sospensione. 

Riguardo agli assembramenti e al taglio delle corse, il direttore generale Anm, l’ingegner Francesco Mascolo ha fatto sapere: «Il 29 dicembre, abbiamo avuto un incontro con il prefetto, per rifare il punto sulla gestione dell’emergenza e dei controlli. Ho ricordato quanto fosse inopportuno che non ci fosse in questa fase, il fondo per i servizi integrativi o aggiuntivi. È una situazione quantomeno incoerente rispetto al fatto che sussistono a tutt’oggi i limiti di capienza sui mezzi pubblici dell’80%».

«In sede prefettizia con una sollecitazione a stimolare come dire ministeri e governo perché possa essere ripreso almeno a partire dalla riapertura delle scuole dal 10 di gennaio - ha spiegato il direttore generale -, di rimettere in pista i servizi aggiuntivi che sicuramente sono stati un elemento prezioso di decongestione nella capienza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA