Covid e scuole, pronti bus Anm speciali: test a tappeto per gli autisti

Covid e scuole, pronti bus Anm speciali: test a tappeto per gli autisti
di Elena Romanazzi
Venerdì 28 Agosto 2020, 09:00 - Ultimo agg. 09:08
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Oggi si scioglierà la riserva a livello nazionale sui trasporti. Nodo cruciale per l'avvio dell'anno scolastico in tranquillità. Le ipotesi emerse dalle diverse riunioni che si sono tenute al Mit e in conferenza Stato Regioni hanno prodotto solo una fumata grigia, tra il distanziamento di un metro, l'idea di installare a bordo dei mezzi di trasporto pubblico dei separatori di gomma per aumentare la capienza a bordo, l'installazione dei dispenser di gel disinfettante per le mani e, non ultimo, considerare gli alunni di una intera classe che sale a bordo dei mezzi come dei congiunti così da poter occupare tutti i posti a sedere oltre che quelli in piedi. Napoli - come le altre città - fa i conti con l'incertezza, la mancanza di risorse e il tempo che stringe e che impone uno sprint per adeguare eventualmente alle nuove regole i mezzi di trasporto. E il piano c'è, è articolato ed è stato discusso e approvato dal Comune. Resta tuttavia un work in progress. Nel caso in cui dovessero emergere delle criticità Anm, come anche Ctp, cercherà di risolverle.

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Un piano l'azienda di Tpl locale già l'ha predisposto per fronteggiare il movimento, dal 14 settembre, in poi di circa 120mila studenti compresi quelli universitari ai quali vanno aggiunti comunque i lavoratori. E ne ha discusso in una lunga riunione al Comune con il vicesindaco Enrico Panini e l'assessore all'Istruzione Annamaria Palmieri, il comandante della Municipale Ciro Esposito e l'amministratore di Ctp, il quale ha confermato le linee scolastiche della provincia rispettando il contratto di servizio. Si sa lo stato dei pullman cittadini, ne sono arrivati di nuovi ma per fronteggiare i flussi di passeggeri ce ne vorrebbero almeno il doppio di quelli esistenti soprattutto se resterà una capienza ridotta di almeno il 30%, così come è stato ipotizzato. Le linee scolastiche sono complessivamente otto - 614, 615, 681, C14, C33, 673, 683, 633 - a queste si aggiungono le linee di maggiore affluenza che verranno comunque potenziate, il 140, il 151, l'R5, l'R7 sono quelle delle lunghe direttrici che in tutti questi mesi hanno assorbito buona parte del lavoro dell'Anm con frequenze che sono passate dai vecchi 40 minuti (volendo essere positivi) a 10 minuti. Per quanto riguarda le linee scolastiche l'ipotesi - sollecitata anche dall'assessore all'Istruzione Palmieri - è quella di renderle ancora più riconoscibili come linee prettamente scolastiche il che non significa che non ci possano salire altre persone ma che vengano riconosciute dagli alunni per andare a scuola e dunque lettere al posto dei numeri. Importante per il funzionamento del piano sono ingressi e uscite differenziate degli alunni, punto sul quale ha insistito molto l'Anm nel corso della riunione.

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Come tutte le aziende di trasporto anche l'Anm ha sofferto dal punto di vista economico dei mesi di chiusura con il servizio drasticamente ridotto. Le perdite si aggirano intorno ai dieci milioni di euro, e la metà doveva arrivare dal Mit ma allo stato attuale i cinque milioni per coprire le perdite e rimettersi in moto, non sono - fanno sapere da Anm - mai arrivati.

L'Usb in una lettera indirizzata ai vertici di Anm, Ctp, Eav e Atc Capri, chiede che vengano effettuati i test sierologici per tutti i lavoratori che sono maggiormente a contatto con l'utenza. Un tema questo affrontato anche a livello nazionale e sul quale si attendono decisioni da parte del Mit. «Anm - fa sapere - di non essere sfavorevole ad un confronto su questo delicato tema che riguarda i lavoratori e la loro sicurezza ed è pronta a confrontarsi con le organizzazioni sindacali in attesa delle decisioni che verranno prese dal ministero». I test, se si considerano tutte e quattro le aziende, dovrebbero essere effettuati su circa 2mila persone.
 

 

Molte scuole, soprattutto quelle del primo ciclo, hanno manifestato il desiderio di non avere assembramenti davanti agli ingressi. Il che significa evitare il caos, le macchine in doppia fila, la ressa dei genitori. «Stiamo affrontando le varie ipotesi - spiega l'assessore Palmieri - in primo luogo la segnaletica stradale, strisce pedonali ma anche divieti di sosta nei pressi delle scuole ma solo a tempo, ad esempio dalle 7 alle dieci del mattino.
Ma non si esclude l'ipotesi di pedonalizzazioni di strade secondarie sempre a tempo, per garantire il flusso e il deflusso degli alunni». Su questo aspetto sono state incaricate - aggiunge Palmieri - le singole Municipalità che dovranno raccogliere le esigenze delle scuole in modo da predisporre un piano adeguato.

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