Napoli: accordo Regione-Foqus, disabili al lavoro nelle mense scolastiche

Napoli: accordo Regione-Foqus, disabili al lavoro nelle mense scolastiche
Lunedì 20 Maggio 2019, 15:04
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Un accordo su misura per il lavoro delle persone delle categorie protette: è quanto hanno sottoscritto Regione Campania e Fondazione Foqus Quartieri Spagnoli per dare il via a una piccola rivoluzione in materia. Il protocollo di intesa firmato oggi, infatti, prevede una pratica inedita: dopo un percorso di inserimento lavorativo, 10 persone con disabilità cognitive verranno assunte da Ferrarelle, ma impiegate nel servizio mensa di una scuola.

In pratica, per la prima volta in Italia un'azienda assumerà personale appartenente alle categorie protette per impiegarlo non nella propria struttura, ma in un'altra realtà, in un ambiente più idoneo e in linea con il percorso terapeutico, professionale e di crescita personale della risorsa.

Alla soluzione innovativa si è arrivato grazie a una proposta avanzata da Fondazione Foqus Quartieri Spagnoli (che attraverso il proprio Centro Argo svolge a favore di disabili attività di assistenza non medicalizzata) e approvata da Regione Campania - assessorato al Lavoro con un'inedita convenzione siglata tra le parti.

Oggi l'annuncio, proprio nel cuore dei Quartieri Spagnoli di Napoli dove opera Foqus e ha sede il Centro Argo, alla presenza, tra gli altri, del sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, Vincenzo Spadafora, e dell'assessore regionale al Lavoro della Regione Campania, Sonia Palmeri, della presidente della Fondazione Foqus, Rachele Furfaro, e del direttore Renato Quaglia. Presenti anche gli altri protagonisti del progetto: Michele Pontecorvo Ricciardi, vicepresidente di Ferrarelle spa, e Carlo Borgomeo, presidente di Fondazione Con il Sud.

Dopo aver sviluppato le necessarie competenze in cucina e nel servizio di mensa, i primi dieci ragazzi con disabilità cognitive formati professionalmente da Fondazione Foqus sono stati assunti da Ferrarelle spa, prima azienda privata ad aderire al progetto. Inizieranno a lavorare da dipendenti regolarmente retribuiti, ma in una realtà terza, nelle mense e nelle cucine delle Scuole internazionali paritarie «Dalla parte dei bambinì».

«Da Napoli - dichiara Vincenzo Spadafora - parte un messaggio per tutte le imprese del Paese. Parla di persone con disabilità, in un'ottica concreta e modernissima, proponendo di combattere lo stereotipo del difficile inserimento lavorativo, con uno strumento efficace e facile da replicare, anche in contesti aziendali eterogenei. È un esempio di come l'evoluzione degli strumenti legislativi possa realizzarsi attraverso le buone pratiche degli operatori più lungimiranti, anche senza interventi normativi. Se questo modello pionieristico genererà seguito, come auspico, gli obblighi di assunzione derivanti dalla legge 68/99 avranno un impatto sociale senza precedenti».

«L'obiettivo - afferma Quaglia - è quello di favorire l'inserimento dei giovani con disabilità cognitive in ambienti di lavoro compatibili con le loro potenzialità e necessità. Ringraziamo la Regione Campania, Ferrarelle Spa, Fondazione per il Sud e tutti gli attori coprotagonisti di questo inedito progetto, che porta a guardare all'inserimento di personale appartenente a categorie protette sotto una nuova luce, come una vera opportunità, per tutti. Speriamo di aver tracciato un percorso utile per tutte le aziende locali e nazionali che vogliano replicare l'iniziativa, con noi o con realtà simili alla nostra».

Già nei prossimi giorni prenderà avvio nelle Scuole la prima applicazione dell'accordo. I giovani saranno impegnati settimanalmente nell'organizzazione del servizio della refezione, si occuperanno della preparazione e distribuzione dei pasti nelle varie classi, come della pulizia e riordino dei luoghi utilizzati (cucina, aule e spazi comuni). Collaboreranno con il personale delle Scuole addetto a tali funzioni (educatori, cuoche, personale Ata).

Incontreranno ogni giorno più di 700 bambini, che impareranno a convivere con la disabilità. I giovani disabili acquisiranno così una sempre maggiore autonomia nello svolgimento di tali mansioni, rivelandosi come una vera risorsa all'interno del processo produttivo del servizio erogato.
 
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