Disney Store Napoli chiude, le lacrime dei dipendenti commuovono il web

Disney Store Napoli chiude, le lacrime dei dipendenti commuovono il web
di luigi sabino
Mercoledì 6 Ottobre 2021, 22:09 - Ultimo agg. 7 Ottobre, 07:04
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Baci, saluti ma, soprattutto, tante lacrime. È l’omaggio di Napoli ai dipendenti del Disney Store di via Toledo che, due giorni fa, ha chiuso definitivamente i battenti. In un video, girato da una cliente e postato su TikTok, si vedono alcuni dei 22 impiegati che, commossi, si apprestano ad abbassare la saracinesca per l’ultima volta. In strada, accompagnati dai genitori, numerosi bambini desiderosi di salutare, per l’ultima volta, chi, per anni li guidati nel fantastico mondo di Topolino & Co. 

Una decisione, quella presa dai vertici del colosso americano dell’intrattenimento, dettata dalle nuove strategie di vendita che prediligono l’e-commerce rispetto ai punti vendita fisici.

A cessare l’attività, però, non è soltanto il negozio di Napoli. Tutti e 15 gli store presenti sul territorio nazionale, per un totale di 230 impiegati, chiuderanno nel giro delle prossime settimane così come la maggior parte dei negozi in Europa e 60 punti vendita negli Stati Uniti.

In Italia, tuttavia, grazie a un accordo tra la stessa Disney e il Gruppo Percassi, il 70% dei lavoratori verrà reimpiegato in una delle controllate della holding bergamasca, la D-Retail Srl. Un accordo che, però, non ha disinnescato le polemiche, soprattutto da parte dei sindacati di categoria che hanno accusato la società americana di aver agito esclusivamente in nome del fatturato. 

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Amareggiati e delusi, invece, le centinaia di migliaia di clienti compresi quelli del negozio di via Toledo. Non a caso lo store napoletano aveva raggiunto punte di oltre mezzo milione di visite l’anno prima che scoppiasse la pandemia. «Mi si è spezzato il cuore», scrive una utente. «Sto piangendo», si legge nel post di una mamma che ha ricordato di quando comprò il primo completino per suo figlio. «Un posto magico», il commento di un papà. Tra i post anche quelli che invitano a boicottare la politica degli acquisti online, colpevoli, ai loro occhi, «di far arricchire le grandi aziende a scapito delle piccole attività». Solo una sparuta minoranza di utenti, invece, ha giustificato la decisione della Disney ribandendo come, ormai, le vendite online rappresentano il futuro

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