Don Mimmo Battaglia alla Apple Academy di San Giovanni a Teduccio: «Qui si forma la speranza»

Don Mimmo Battaglia alla Apple Academy di San Giovanni a Teduccio: «Qui si forma la speranza»
di Mariagiovanna Capone
Domenica 18 Settembre 2022, 09:00 - Ultimo agg. 19 Settembre, 07:25
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Il cammino del 31esimo Sinodo della chiesa di Napoli è iniziato a maggio nello stabilimento della ex Whirlpool di Ponticelli, luogo simbolo per tanti lavoratori che hanno visto schiacciata la propria dignità. Non è un caso, quindi che l'arcivescovo Mimmo Battaglia abbia desiderato proseguire quel percorso scegliendo ancora Napoli Est, stavolta optando per un luogo di eccellenza dove migliaia di giovani stanno costruendo il proprio futuro. Dalla delusione dei sogni infranti, la chiesa di Napoli mostra la strada per ritrovare fiducia e coraggio nel proprio futuro e lo fa nel complesso dell'Università degli Studi Federico II di San Giovanni a Teduccio, in particolare gli spazi della Apple Developer Academy dove arrivano «studenti da tutto il mondo per sviluppare e creare software e app per innovazione sociale, fino a sostenere attività di associazioni ong in India, Africa, Sud America, in particolare quelli del secondo anno» come precisa il direttore scientifico Giorgio Ventre

L'Università laica più antica del mondo spalanca le porte per il Sinodo e don Battaglia, con il rettore Matteo Lorito «onorato di riceverlo in questo luogo che è la sede della creatività che deriva dai nostri giovani».

Per il rettore «gli allievi dell'Academy realizzano le loro app tenendo bene a mente i valori di solidarietà e inclusività, lottano contro ogni forma di discriminazione per la dignità della comunità. È quindi un onore di accogliervi qui, perché i nostri valori sono anche i nostri». Ma perché la chiesa di Napoli ha scelto proprio l'Apple Academy? «Lo abbiamo fatto per una ragione precisa» spiega l'arcivescovo. «Così come abbiamo iniziato abitando i luoghi della sofferenza, siamo alla Apple Academy perché abbiamo colto che questo è un luogo dove si viene formati alla speranza. Per la chiesa di Napoli essere qui significa abitare i luoghi della speranza, vogliamo farci compagni di strada di tutti loro che lottano nella vita affinché questa speranza possa concretizzarsi. Vogliamo camminare insieme a voi, come chiesa vogliamo fare la nostra parte, noi ci siamo». Prima dell'apertura dei lavori sinodali, don Battaglia ha voluto leggere l'ultima pagina della prossima lettera pastorale incentrata sullo stile sinodale, non prima di precisare l'importanza dei tanti giovani della Apple Academy che definisce «apprendisti che accettano e vogliono risolvere le sfide. Hanno il coraggio di affrontarle per risolverle. E questo è proprio bello, perché è anche il senso del nostro Sinodo. Per questo è importante essere oggi qui insieme, per cogliere anche le fatiche e le speranze dei giovani che frequentano questi ambienti».

 

Durante il giro nel complesso universitario federiciano, l'assessore Edoardo Cosenza, che dal 2015 come delegato del rettore ha seguito i lavori per lo sviluppo del Polo di San Giovanni, ha illustrato i mutamenti dell'area che da fabbrica di pelati Cirio è diventata spazio per la creatività. Mostra il cantiere quasi ultimato del nuovo blocco di edifici che volge verso rione Villa e racconta la storia di «un crocifisso che era nella fabbrica e che dopo la dismissione fu custodito da un operaio. Quando ultimammo il campus venne qui e mi disse se volete, posso donarvelo. E così in una parte del parco abbiamo realizzato una nicchia dove c'è l'antico crocifisso, ancora oggi venerato dai familiari degli operai». 

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