Elezioni europee, i militari nei seggi lasciano messaggi agli scolari napoletani

Il messaggio lasciato dalla Guardia di Finanza in una scuola di Cavalleggeri d'Aosta
Il messaggio lasciato dalla Guardia di Finanza in una scuola di Cavalleggeri d'Aosta
di Gennaro Morra
Giovedì 30 Maggio 2019, 18:32 - Ultimo agg. 19:18
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Due episodi simili avvenuti in altrettante scuole, dove domenica e lunedì si sono svolti operazioni di voto e scrutini validi per le elezioni europee 2019. In entrambi i casi, al loro ritorno in classe, gli alunni hanno trovato dei messaggi di ringraziamento e speranza lasciati da militari che erano stati in quegli edifici scolastici di Napoli e Casalnuovo per presidiare i due seggi elettorali. Due gesti che hanno avuto come cassa di risonanza social network, siti web e trasmissioni radiofoniche, da dove sono stati rilanciati fotografie e contenuti dei messaggi, nonché appelli per individuarne gli autori.

Il primo messaggio è stato trovato dagli alunni della scuola dell’infanzia Collodi di Cavalleggeri d’Aosta, periferia ovest di Napoli: «Grazie per averci ospitato nella vostra scuola durante le elezioni europee – si legge su un cartoncino bianco –. I nostri occhi hanno potuto ammirare la bellezza dei vostri disegni pieni di colori e di vita. Viva la scuola! Un saluto dalla Guardia di Finanza». La fotografia del cartello è stata pubblicata su Facebook dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha commentato l’episodio: «Un bellissimo momento di umanità si è verificato in una scuola napoletana in occasione delle elezioni europee, all’indomani della chiusura delle urne – si legge in una nota diffusa dallo stesso Borrelli e dal conduttore de “La Radiazza”, trasmissione in onda su Radio Marte, Gianni Simioli –. Ci è stato segnalato che gli uomini della Guardia di Finanza, intervenuti presso l’Istituto didattico “Collodi” di Cavalleggeri, un rione della periferia occidentale di Napoli, hanno lasciato un messaggio molto toccante ai giovani alunni della scuola. In sintesi hanno ringraziato i ragazzi per averli ospitati e hanno espresso i propri complimenti per i disegni “pieni di colori e di vita” che hanno avuto modo di ammirare. Parole molto belle che sono arrivate al cuore degli studenti e del personale scolastico». Poi i due fanno sapere di voler individuare gli autori del massaggio per ringraziarli: «Invieremo una nota al locale Comando della Guardia di Finanza per chiedere i nomi degli uomini impiegati presso la scuola “Collodi” in occasione della tornata elettorale. Vogliamo ringraziarli per il bellissimo messaggio, pieno di speranza e di positività, che hanno lasciato ai ragazzi».
 
Anche a Casalnuovo, provincia di Napoli, è caccia ai due carabinieri che hanno lasciato il loro messaggio su una lavagna della scuola del primo circolo didattico: «I bambini devono poter credere che la magia esiste – c’è scritto col gesso bianco –. Esiste in ognuno di noi, nei nostri ideali, nelle scelte che ci guidano e negli insegnamenti che ci aiutano a crescere. La magia è la vita e l’amore è il motore della vita. Amare, credere, sognare e sperare sono le ali che ci permettono di spiccare il volo. Ai bambini dico: abbiate il coraggio di aprire le vostre ali e volare in alto, sempre più su! Prendete in mano il vostro sogno e fatene una grande realtà». Ma in questo caso la firma è meno generica: «I Carabinieri che hanno preso in prestito le vostre aule. Cristian e Davide».
Il messaggio lasciato da due carabinieri in una scuola di Casalnuovo
 
La notizia di questo ritrovamento è stata diffusa dal sito web Casalnuovonet.tv, che col suo direttore, Mario Pelliccia, ha lanciato un appello per rintracciare Cristian e Davide e consegnargli una targa di riconoscimento.
 
Ma i due episodi sembrano non essere casuali e isolati. Infatti, nelle ultime ore sono giunte notizie di altri messaggi rinvenuti in scuole dell’avellinese e del casertano, ma anche in Toscana, sempre firmati da militari. Chissà che non sia una direttiva emanata per migliorare la percezione che hanno delle forze dell'ordine i cittadini più giovani.
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