Estate a Napoli, riapre il Terminus: brindisi per i 40 ospiti attesi in hotel

Estate a Napoli, riapre il Terminus: brindisi per i 40 ospiti attesi in hotel
di Francesco Gravetti
Lunedì 6 Luglio 2020, 08:00 - Ultimo agg. 13:16
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Ha aperto i battenti nel 1917, è rimasto funzionante anche durante le due guerre mondiali (quando era il rifugio di molti soldati italiani e stranieri), ha dato ospitalità ai terremotati del 1980 ma di fronte al covid ha dovuto alzare bandiera bianca e arrendersi: chiuso dal 15 marzo, per oltre 100 giorni. Oggi, però, seppure a regime ridotto, riapre: il Terminus di piazza Garibaldi a Napoli, uno degli alberghi storici della città («probabilmente il più antico hotel napoletano», spiega il general manager Antonio Lettera) torna ad accogliere gli ospiti. E riprende anche il lavoro per una parte dei circa 70 dipendenti, finora fermi e costretti a ricorrere alla cassa integrazione o ad altri forme di sussidio. La ripartenza non è di quelle col botto, ma lascia comunque ben sperare la governance, che a lungo ha atteso il momento di riaprire.
 

 

Sono previsti per le 17,30 e il general manager Lettera, che è anche membro del direttivo di Confindustria, spiega: «Abbiamo organizzato un piccolo brindisi bene augurante, niente di fastoso ma è comunque un giorno importante per noi. Al pari di altre strutture abbiamo sofferto, l'idea di tornare in pista ci incoraggia e ci fa ben sperare per il futuro». Tra gli ospiti di oggi, anche i protagonisti di una trasmissione televisiva e i dipendenti di una società di trasporti. Del resto, lo Starhotels Terminus, per la sua posizione strategica, ha sempre attirato ospiti di diverso genere e non solo turisti: «Il nostro punto forte è sempre stato la convegnistica, abbiamo 15 sale attrezzate per le riunioni, di diversa grandezza. Ma stando a piazza Garibaldi, siamo sempre riusciti anche ad avere molti turisti, soprattutto stranieri. Ora è ancora tutto fermo o quasi, per questo riprendiamo lentamente: nel recente passato non siamo mai sceso sotto l'80% totale delle camere occupate, ora ripartiamo da 40 prenotazioni», dice Antonio Lettera. Da rappresentante della categoria in Confindustria, Lettera fa anche un ragionamento più ampio, che va oltre la struttura che dirige: «Ognuno deve fare la sua parte. Noi albergatori ci stiamo impegnando per garantire la migliore accoglienza e la massima sicurezza agli ospiti, ma la Regione ed il Comune devono aiutarci. Come? Con una campagna di promozione turistica che raggiunga tutta l'Italia e l'Europa. Dobbiamo spiegare bene che Napoli e tutta la Campania sono zone dove è possibile trascorrere in tranquillità ed in sicurezza le vacanze. Abbiamo fatto tanti sacrifici, credo sia giusto far capire che sono serviti a qualcosa, sono serviti a ripartire in sicurezza».

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