Ex Opg Napoli, via al restyling da 16 milioni di euro: patto con gli occupanti

I comitati che gestiscono le attività dentro l’istituto non saranno sfrattati

L'ex Opg di Materdei
L'ex Opg di Materdei
di Valerio Esca
Sabato 18 Febbraio 2023, 23:41 - Ultimo agg. 20 Febbraio, 07:27
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L’ex Opg di via Imbriani si rifà il look e salta lo sfratto in vista per gli attivisti. I comitati che gestiscono le attività gratuite all’interno dell’edificio di Materdei possono dormire sogni tranquilli. Il progetto di rigenerazione dell’ex ospedale pschiatrico giudiziario finanziato con fondi Pnrr sarà condiviso tra i vari soggetti in campo: gli stessi che hanno preso parte ad un incontro che si è tenuto a Palazzo San Giacomo promosso dall’assessore all’Urbanistica e vicesindaco Laura Lieto.

Si tratta dei componenti della comunità di riferimento del bene comune ex Opg, degli esponenti della rete dei beni comuni, della scuola Open source, dell’Osservatorio permanente sui beni comuni della città di Napoli e del direttore dell’agenzia regionale del Demanio Mario Parlagreco, insieme ai tecnici dell’Agenzia e al gruppo di lavoro dell’assessorato all’Urbanistica.

Ognuno farà la sua parte, ma l’idea è quella di ampliare l’offerta degli sportelli già presenti all’interno dello spazio occupato. 

I fondi a disposizione ammontano a 16 milioni di euro con i quali si ristrutturerà una parte della struttura: «I fondi sono cospicui, ma non ci consentono di agire su tutta la fabbrica» spiega l’assessore Lieto. L’Agenzia del Demanio collabora all’iniziativa fornendo le risorse progettuali necessarie allo sviluppo del progetto definitivo e di quello esecutivo, a valle del percorso di co-progettazione sviluppato dalle comunità negli ultimi dodici mesi. Nel corso dell’incontro, sono stati condivisi gli esiti del processo che la comunità dell’ex Opg ha realizzato insieme alla scuola Open source, che ha curato - per conto del Comune di Napoli - l’attività di ascolto e di elaborazione partecipata del nuovo progetto. I tecnici del Demanio hanno riferito delle prime attività di audit da sviluppare in vista della redazione del progetto definitivo, così come definito dall’accordo Demanio-Comune: il prossimo passo sarà tradurre le idee raccolte in un progetto tecnico. 

Intanto si è definito il perimetro nel quale muoversi: identificare una parte prioritaria della struttura su cui intervenire, ovvero quella parte già interessata da attività promosse dalle comunità che vivono l’ex Opg; identificare una parte ulteriore del complesso che includa spazi per sviluppare nuove attività ritenute di particolare rilevanza per le comunità territoriali cui si rivolgono; intervenire sull’accessibilità del complesso e sulle connessioni con lo spazio urbano circostante; includere nell’intervento la parte monumentale del complesso (la chiesa in particolare); migliorare le prestazioni energetiche del complesso, favorendo la produzione di energia alternativa; curare l’allestimento del cantiere in ragione della prosecuzione - nei tempi e modi possibili - delle attività che si svolgono attualmente nel complesso e favorendo percorsi di visita e di supervisione pubblica lungo la durata dei lavori.

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«Il percorso delle realtà che vivono il bene comune non è messo in discussione. Abbiamo assimilato l’istituto giuridico adottato dal comune su questo tema» assicura il vicesindaco. Dall’ex Opg Chiara Capretti spiega: «Speriamo si mantenga questo metodo di co-progettazione. Oggi abbiamo decine di attività che vengono svolte nella struttura, il ragionamento che è stato fatto è quello di potenziare alcune di esse e di poter crearne delle nuove, sempre per il bene comune». Quali sono gli sportelli? C’è un ambulatorio popolare (ecografie, medicina generale); per i migranti uno sportello per le richieste di asilo, permessi di soggiorno e ricongiungimenti familiari; per i lavoratori supporto legale; ma anche teatro popolare, sport e corsi di yoga. Tutto rigorosamente gratuito. Tra le altre cose si immagina di poter sviluppare una sorta di supermercato solidale per sostenere le persone in difficoltà economica.

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