Scampia sfida la camorra: arriva il murale buono per Falcone e Borsellino

Scampia sfida la camorra: arriva il murale buono per Falcone e Borsellino
di Giuliana Covella
Lunedì 24 Maggio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 25 Maggio, 09:40
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Sarà la risposta del territorio ai murales e agli altarini illegali «per dire rimuoviamo quelli e costruiamo i murales della legalità», come sottolineano i promotori: è il murale che sulla parete dello stadio Antonio Landieri (impianto sportivo che peraltro porta il nome di un'altra vittima innocente della criminalità) e di fronte alla scuola media Sandro Pertini a Scampia raffigurerà nella loro immagine più celebre i giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Un'iniziativa ideata e finanziata dal basso con una sottoscrizione popolare partita ieri, nel giorno del ventinovesimo anniversario della strage di Capaci. Anche nell'area nord nascerà dunque un progetto all'insegna della legalità e della giustizia contro il proliferare di opere abusive e inneggianti a malavitosi. Un altro murale inteso come modello positivo dopo quello inaugurato lo scorso 15 maggio in piazza Nazionale con il volto della piccola Noemi, la bimba rimasta gravemente ferita asili 4 anni da un proiettile vagante in un agguato di camorra il 3 maggio 2019. Non più dunque pareti di edifici pubblici e privati con l'effigie di idoli negativi dei clan, ma muri con l'immagine di chi ha sacrificato con la propria vita la guerra ingaggiata contro la camorra. È il caso del murale che vedrà protagonisti Falcone e Borsellino, i due amici magistrati ammazzati dalla mafia rispettivamente il 23 maggio e il 19 luglio 1992. 

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Seduti l'uno accanto all'altro, sorridenti, complici e soprattutto amici. Il noto scatto di Falcone e Borsellino - realizzato il 27 marzo 1992 dal fotoreporter siciliano Tony Gentile durante un convegno a Palazzo Trinacria a Palermo su Mafia e politica, sarà la prima immagine che gli studenti della scuola media Pertini incontreranno prima di entrare in classe e, successivamente, all'uscita. Un'immagine scelta non a caso per il murale che verrà realizzato in questi mesi a Scampia e con un preciso obiettivo: dare segnali positivi ai giovani contrariamente a quelli dei clan. L'idea - come spiega l'ideatore Nunzio Marigliano, residente e attivista del quartiere - è nata in quella zona dove c'è lo stadio Landieri tra largo Battaglia e via Hugo Pratt che, proprio grazie ad opere di street art, sta rinascendo. «Ringrazio anzitutto Ciro Corona dell'associazione Resistenza anticamorra che ha subito sposato la mia idea. Ne avevo parlato poi con don Aniello Manganiello e anche lui l'ha appoggiata - dice Nunzio - avevo contattato nei mesi scorsi alcuni rappresentanti istituzionali per far inserire i murales della legalità nei loro progetti.

Ma alla fine abbiamo deciso di organizzare una raccolta fondi per realizzare l'opera in autonomia sulle mura esterne dello stadio Landieri, proprio di fronte all'ingresso di un plesso scolastico perché sarebbe il miglior messaggio di legalità da trasmettere alle nuove generazioni». L'idea sarà quella di un murale (il cui autore è ancora sconosciuto) che fuori la scuola possa accompagnare simbolicamente per mano i ragazzi: «I volti dei due magistrati sarebbero i primi che incontrerebbero all'ingresso e all'uscita - sottolinea Corona - e chissà che prima o poi qualcuno di loro si interroghi su chi siano, cosa abbiano fatto e perché siano morti. Lo scopo è dunque non solo di fare memoria, ma che in qualunque momento quell'immagine possa far scattare la scintilla in chi magari ha scelto la strada sbagliata, inducendo alle domande, alla riflessione, alla conoscenza, a sapere che c'è uno Stato che è e può essere territorio». La sottoscrizione popolare è partita ieri, nel giorno dell'anniversario della strage di Capaci del 23 maggio 1992, per ricordare con un messaggio forte da Scampia il giudice Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta che rimasero vittime dell'attentato di Cosa Nostra. Le donazioni si potranno effettuare sul conto dell'associazione Resistenza anticamorra e «saranno totalmente anonime per evitare strumentalizzazioni». 

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