Giù dai tappeti, giù dalle bike. I runners campani ripartono. Per ora, come da ordinanza regionale solo in prossimità della propria abitazione ed esclusivamente nelle fasce orarie 6,30-8,30 e 19-22. Obbligatoria la mascherina e il distanziamento sociale di due metri salvo che si tratti di soggetti appartenenti allo stesso nucleo convivente. Mascherina sì, mascherina no è il grande dibattito. Il risultato che ne esce è che la mascherina può andar anche bene per chi fa della corsetta un'attività ludica, non certo per chi si allena un anno intero per preparare una gara per cui ci potrebbero essere addirittura delle controindicazioni mediche.
Pronta a scendere in strada è Monica Sarnelli: «Certo che oggi correrò, non vedo l'ora! - sostiene l'artista - L'ordinanza dice che ove compatibile c'è l'obbligo di indossare la mascherina, quindi non si capisce bene se è obbligatoria o meno, io pur di riprendere la mia adorata corsa la metterò e ogni tanto la solleverò per prendere aria». Antonio D'Apuzzo, titolare di un negozio specializzato di Chiaia correrà: «Penso sia la decisione giusta, potevano autorizzarci prima. Alle 6.30 riprenderò la mia adorata e tanto attesa attività di runner nelle vicinanze di casa. Pur non essendo d'accordo all'uso della mascherina la metterò pur di non contravvenire a quanto imposto». Marco Fasano, musicista, aggiunge: «Non vedo l'ora di riprendere l'attività fisica credo non abbia mai rappresentato un pericolo per questa situazione ma correre in maschera è una cosa che reputo totalmente inutile». Gianni Lettieri ex presidente dell'Unione industriali di Napoli non uscirà: «Penso che sia un provvedimento giusto. Aiuta a stare bene e superare questo complicato momento. Bisogna però avere massima cautela e rispettare le regole. Uscire presto la mattina anche alle 5,30/6 e farlo soli. Oggi non uscirò ancora per strada, ho la fortuna di avere un buon tappeto e quindi farò una corsa defaticante Indoor. Lascio spazio ad altri. Una delle prossime uscite le farò per strada e con la mascherina ovviamente».
Savio Panico, produttore televisivo, ha fatto il giro d'Italia delle maratone, Roma, Milano, Firenze, New York, Parigi, una ventina in tutto: «Sono fermo da due mesi ma ho corso sul tappeto. Il decreto a mio avviso lascia molte interpretazioni. Ho provato a correre sul tappeto con la mascherina ed è praticamente impossibile a meno che non si stia parlando di chi fa jogging che è diverso da chi si allena tutto l'anno. La respirazione naso bocca è fondamentale. Correre con la mascherina è un non senso, quindi non scenderò». In dubbio Sal Da Vinci: «È un segnale che indica una luce dall'altra parte del tunnel! Correrò o meno, non lo so, con la mascherina credo sia complicato, aumenta la respirazione e il recupero di ossigeno è molto faticoso, anzi, potrebbe affaticare il cuore. Le mascherine sono un filtro di protezione, servono per proteggersi dai batteri, passa poca aria, e correre significa più aria da fornire ai polmoni! Non sono assolutamente contro l'uso sacrosanto delle mascherine, ma per fare jogging credo sia complicato!». Per Arianna Spigno impiegata: «Siamo fermi da due mesi e la corsa mi manca molto. Qualcuno di noi in questo periodo non si è comportato benissimo e questo ha nuociuto all'immagine del running inteso come gioia di correre e libertà di movimento. La mascherina? Non so, vediamo oggi, sono scettica ma voglio prima provare».
Marco Ferriero avvocato irpino che ha corso tre volte la maratona di New York, è il legale della Fidal campana: «Domani sicuramente ricomincerò a correre, l'apertura verso l'attività motoria è stata richiesta tramite i canali ufficiale anche dalla FIDAL Campania tenendo conto che la stessa rappresenta la base per qualsiasi disciplina sportiva.