La favola di Federica, la tartaruga salvata a Portici ora nuota a Tenerife

La favola di Federica, la tartaruga salvata a Portici ora nuota a Tenerife
di Paola Russo
Mercoledì 12 Giugno 2019, 07:30
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Dal Golfo di Napoli, dove era rimasta ferita e impossibilitata a nuotare, alle calde acque di Tenerife. La storia della tartaruga «Federica», come l'hanno amorevolmente ribattezzata al Centro ricerche tartarughe marine di Portici, inizia proprio nelle acque partenopee. In quello stesso mare dove un'elica le aveva provocato lesioni talmente gravi al carapace, da non poter più nuotare liberamente. Ridotta in quelle condizioni, le aspettative di rivederla ancora sguazzare in acqua erano del tutto remote. Un parere evidentemente non condiviso dagli esperti del Centro porticese che hanno accolto Federica nelle loro vasche, seguendola passo dopo passo in quel tentativo di riabilitazione.
 
Settimane di cura, portate avanti con grande efficacia, hanno permesso alla Caretta Caretta di poter guarire e riprendersi ben oltre le iniziali previsioni. L'animale sembrava infatti destinato a non poter nemmeno più muoversi, proprio a causa di quelle lesioni provocate dall'elica che le aveva fortemente compromesso la struttura corporea. Un triste destino, ribaltato grazie al ricovero in quello che viene ormai definito l'«ospedale delle tartarughe». E come per ogni ricovero, è arrivato il giorno delle dimissioni. Gli esperti hanno stabilito che la Caretta Caretta potesse finalmente nuotare in un ambiente più ampio, con maggiore libertà. Chiaramente, non saranno più le acque del mare ad accoglierla, ma un parco acquatico dove la sua condizione non rappresenterà alcun problema per la sopravvivenza. La terapia alla quale è stata sottoposta, pur non permettendole di raggiungere lo stato precedente all'incidente, ha restituito a Federica la possibilità di nuotare. Per la piccola paziente, è stato quindi disposto il trasferimento nel parco delle isole canarie.

Degno del finale di una favola, come è stato un po' per questa tartaruga, il viaggio è avvenuto con una vasca speciale a bordo di un aereo. L'avventura di Federica è solo un esempio della speciale attività portata avanti dal Centro. Una risorsa che, come spesso ha affermato anche il sindaco di Portici Enzo Cuomo, sta facendo lievitare notevolmente il numero di turisti. Questo grazie anche alla presenza di sale multimediali e di una ricca esposizione didattica, costantemente affollate dalle scolaresche di tutta Italia. Il centro della Stazione Zoologica «Anton Dohrn» offre la possibilità di poter vivere il mondo delle tartarughe a 360 gradi. In quella struttura che si apre sulle vasche con i diversi esemplari, i visitatori possono prendere coscienza non solo del lavoro svolto da biologi e medici, ma anche dei danni che l'opprimente presenza dell'inquinamento provoca. Non è un caso che ci sia un'ampia fetta di interventi eseguiti proprio per liberare le tartarughe della plastica ingerita accidentalmente o rimasta conficcata nel carapace.
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