Minore ucciso, l'idea di Francesco:
«Così aiuterò i ragazzi a rischio»

Minore ucciso, l'idea di Francesco: «Così aiuterò i ragazzi a rischio»
di Oscar De Simone
Domenica 8 Marzo 2020, 20:52
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Aiutare i giovani a rischio della città attraverso il divertimento e la cultura, per evitare che vicende come quella di Ugo Russo possano ripetersi in futuro. Questa l’idea di Francesco Grassini, studente universitario che all’indomani della morte del 15enne dei Quartieri spagnoli – durante un tentativo di rapina – ha deciso di «scendere in campo». 

«Voglio incontrare la famiglia Russo – dice – per conoscere da vicino il contesto in cui Ugo è nato e cresciuto. Ma voglio fare ancora di più. Attraverso la donazione di libri e piccoli fondi a mia disposizione, mi piacerebbe creare alternative valide alla strada ed alla dispersione scolastica. Per questo chiedo l’aiuto dei familiari e di chi vive il quartiere. Solo cosi il mio sostegno potrà essere veramente efficace». 
 

Un impegno che Francesco ha deciso di prendere prima di tutto come cittadino e contando esclusivamente sulle proprie possibilità. «Non voglio chiedere aiuti o sostegni politici – conclude – ho intenzione solo di fare la mia parte, con quello che ho a disposizione. Credo che ognuno di noi, in base alle proprie disponibilità, debba impegnarsi per migliorare la propria città. I comitati di quartiere e le associazioni territoriali fanno tanto, ma poi c’è bisogno del sostegno di ognuno di noi. La realtà difficile dei vicoli di Napoli è nota, ma proprio per questo viene presa sotto gamba. Io voglio dare il mio aiuto per cambiarla nella speranza che anche gli altri possano fare la stessa cosa. Non è mai troppo tardi, bisogna solo iniziare ad impegnarsi».
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