Forcella, i cittadini del quartiere: «Copriamo di nuovo l'orribile impalcatura del terremoto»

Sotto accusa il ponteggio che da sostiene un edificio della Curia e di privati

Forcella, i cittadini del quartiere: «Copriamo di nuovo l'orribile impalcatura del terremoto»
di Antonio Folle
Venerdì 3 Febbraio 2023, 12:05 - Ultimo agg. 4 Febbraio, 09:00
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Il terremoto che quarantadue anni fa scosse pesantemente gran parte del sud Italia ancora oggi lascia in giro le sue stimmate. Ne sanno qualcosa gli abitanti del quartiere Forcella che, da quel fatale 1980, convivono loro malgrado con ponteggi e impalcature che, almeno in teoria, dovrebbero servire a sostenere i palazzi ancora pericolanti.

Uno degli obbrobri che più fa gridare allo scandalo è l'orrenda impalcatura di via Forcella, strada centrale del quartiere, attraversata da un ponteggio che da un lato sostiene un edificio di proprietà della Curia e dall'altro edifici di proprietà privata. Un orrendo "arcobaleno" di tubi innocenti ormai quasi del tutto arrugginiti e che, specie in un periodo storico in cui la città ed il suo centro storico si stanno battendo per riscoprire la sua tradizionale vocazione turistica - tra alti, bassi e polemiche dei residenti - rappresenta per molti un vero "pugno in un occhio".

Negli scorsi anni molte volte si è tentato di correre ai ripari per rimediare ad uno scempio che, lentamente, si sta trasformando in un vero e proprio "tratto caratteristico" di Forcella. Più volte è stata proposta la rimozione del ponteggio che, a periodi alterni, si trasforma in una discarica, ma sono arrivate obiezioni sia dal punto di vista della presunta stabilità degli edifici - ad oggi le impalcature non toccano terra, resta quindi difficile comprendere cosa effettivamente sostengano - che dal punto di vista burocratico.

I residenti ed i comitati civici del quartiere si sono battuti per creare una copertura che nascondesse almeno alla vista l'impalcatura, ma il telone con la famosa scritta "Forcella è qui" da ormai diversi anni praticamente non esiste più, consumato dal tempo, dagli agenti atmosferici e dal disinteresse generale delle istituzioni.

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E così l'impalcatura è tornata nuovamente "a nudo", cozzando terribilmente con un quartiere che, nel periodo natalizio, si è vestito a festa con le iperfotografate "stese" di panni - kitsch ma molto d'effetto - che hanno riscosso gran successo specie tra i turisti e che hanno proiettato l'immagine di Forcella in tutto il mondo. In questi giorni il gruppo "Rinascita di Forcella" ha deciso di correre ai ripari, proponendo l'installazione di una nuova copertura che, almeno nelle intenzioni iniziali, dovrebbe coprire per intero l'impalcatura, tentando almeno di nascondere alla vista il ponteggio della vergogna.

«Non si tratta di una iniziativa facile da perseguire - spiega Giovanni Barone, attivista del gruppo Rinascita di Forcella - perchè ci sono tanti ostacoli dal punto di vista burocratico ed economico. Ma stiamo comunque cercando di avviare un dialogo tra i residenti, i commercianti e le forze sane del quartiere. Ci stiamo rivolgendo a tutti, a cominciare da quei consiglieri eletti nel nostro territorio che avrebbero così la possibilità di mostrare in maniera concreta il loro attaccamento a Forcella. Ce la stiamo mettendo tutta - continua Barone - per presentare un progetto che possa piacere a tutti e che possa soddisfare tutte le condizioni di sicurezza. Crediamo fermamente nella necessità di rimuovere l'impalcatura dalla strada più trafficata del quartiere, ma nell'attesa che le istituzioni si ricordino di porre fine a questo scempio vogliamo dimostrare ancora una volta che i cittadini ci sono e sono pronti a fare la loro parte mettendo da parte le divisioni e presentando proposte concrete».

Forcella ormai da diversi anni è al centro di una vera e propria rivoluzione. Alberghi, b&b e attività ricettive di ogni tipo nascono praticamente ogni giorno e stanno contribuendo alla riscoperta del territorio dal punto di vista turistico. Il quartiere sta diventando sempre di più meta privilegiata dai turisti per la sua tipicità e la sua posizione "strategica", praticamente a ridosso dei Decumani e comunque a breve distanza dalla stazione centrale. Una posizione geografica ideale che ha portato alla riconversione di parte degli appartamenti in attività destinate al turismo. Un processo virtuoso - se opportunamente tenuto sotto controllo da parte del Comune - che, però, necessiterebbe di essere sostenuto con sforzi concreti per restituire decoro e dignità a molte strade e stradine interne del quartiere che, nonostante le foltissime presenze di turisti, continuano ad essere abbandonate. E da questo punto di vista un segnale, da parte delle istituzioni, potrebbe arrivare proprio dalla risoluzione della spinosa questione del ponteggio di via Forcella. A quarantadue anni dal sisma sarebbe pure ora. 

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