«Forcella pulisce Forcella», ​scope e palette contro il degrado

«Forcella pulisce Forcella», scope e palette contro il degrado
di Giuliana Covella
Venerdì 12 Febbraio 2021, 13:49 - Ultimo agg. 18:55
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Una “rivoluzione” che, seppure per una sola mattinata, ha ridonato il giusto valore ad uno dei quartieri più antichi di Napoli. Con l’iniziativa “Forcella pulisce Forcella” questa mattina armati di guanti, scope, palette e sacchetti sono scesi in piazza parroci, associazioni, fondazioni e istituzioni culturali del territorio.

 

Tutti uniti in un progetto che mira al recupero del rione, dove ormai ad ogni angolo di strada ci sono piccole e grandi discariche abusive; dove lo spazzamento è un optional e dove le istituzioni sembrano essere diventate quasi presenze “fantasma”, come sottolineano tanti cittadini.

Ecco perché le realtà che operano fattivamente nel quartiere hanno voluto lanciare l’iniziativa dal chiaro sapore provocatorio. In prima linea in piazza Calenda, da dove ha preso le mosse la pulizia “fai da te” delle strade, c’erano, tra gli altri, le rappresentanti delle maggiori fondazioni del territorio Marisa Laurito, per il Teatro Trianon Viviani e Rossella Paliotto per la Fondazione Banco di Napoli, i parroci don Angelo Berselli della chiesa di San Giorgio Maggiore e don Luigi Calemme della basilica della Santissima Annunziata Maggiore, Antonio Roberto Lucidi, vicepresidente de L’Altra Napoli. Con loro i commercianti delle associazioni A’Forcella, presieduta da Antonio Raio e Castel Capuano di Forcella, rappresentata da Antonello Cioffi. All’iniziativa hanno aderito inoltre numerose associazioni tra cui Savio Condemi, Ospedale delle bambole, Merqurio, F.pl.

femminile plurale, nonché il Sindacato unitario giornalisti della Campania e l’assessore comunale al verde Luigi Felaco.

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«L’iniziativa nasce dall’idea che Forcella è il cuore antico della città di Napoli - dichiara Rossella Paliotto, presidente Fondazione Banco di Napoli - dobbiamo partire dai luoghi meno curati. L’invito a tutti i cittadini è a non sporcare le strade del quartiere, bensì a rispettare i luoghi comuni. Senza dare sempre colpe a Comune o Asia che - va detto - fanno la loro parte ossia l’ordinario, se noi però sversiamo ovunque ogni giorno siamo cittadini non di serie A, ma di serie Z». «Stiamo stanchi di vedere la sporcizia in strada uscendo dal teatro o camminando per questo quartiere - tuona Marisa Laurito, direttrice artistica del Trianon - questa non è una manifestazione politica. Dobbiamo poter camminare in un quartiere non aggredito dalla spazzatura; come facciamo a casa nostra, così bisogna fare per Forcella. Il nostro salotto lo teniamo pulito? Perché per le strade deve essere diverso, visto che le viviamo?». Per Antonio Roberto Lucidi, vicepresidente de L’Altra Napoli e consigliere di amministrazione del Trianon, «la cesura che può partire da Forcella, passando per via Duomo fino alla Sanità, può essere il colpo d’ala definitivo per il riscatto della città». «In strada oggi è scesa la popolazione attiva - dice Antonio Raio, presidente associazione ‘AForcella - le associazioni, i commercianti, le fondazioni con cui stiamo cercando di dare una mano a cambiare il volto del quartiere. Ci vuole la volontà, forse è quella che manca a volte da parte dei vari soggetti. Se saremo invece tutti uniti, potremo realizzare veramente qualcosa di buono».

A spazzare davanti a chiese, palazzi e negozi anche i parroci. «Ma bisogna sensibilizzare anche e soprattutto i cittadini», ha sottolineato padre Luigi Calemme, che ogni giorno di fronte alla sua chiesa si ritrova lo scempio di una discarica a cielo aperto. «Il parroco fa tanto tutti i giorni - fanno notare alcuni commercianti di via Annunziata - ma non può e non deve bastare. Questo territorio è abbandonato e il timore è che dopo questa seppure lodevole iniziativa, già domani tutto tornerà come prima». A chiudere la manifestazione le donne di F.pl. femminile plurale, accompagnate da Marina Rippa, che hanno cantato brandendo rose rosse tra le mani, sotto i ponteggi del terremoto. Un modo per smuovere le coscienze e far rinascere la bellezza del quartiere.

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