Funicolare del Vomero chiusa da quattro mesi, ecco la sala d'attesa “di protesta”

E al posto del classico segnale di lavori in corso ce n'è uno che recita: «Attenzione, zona ad alta inefficienza amministrativa»

Funicolare del Vomero
Funicolare del Vomero
di Emiliano Caliendo
Lunedì 6 Febbraio 2023, 13:48 - Ultimo agg. 7 Febbraio, 13:52
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Un capannello di curiosi si ferma di fronte alla stazione Cimarosa della Funicolare di Chiaia, ormai chiusa dal 30 settembre per una manutenzione straordinaria ancora lungi dall’arrivare. Questa volta ad attirare la curiosità dei passanti non è la vana speranza che qualche operaio si stia muovendo all’interno per i lavori indifferibili, ma una cartellonistica irriverente affissa ai cancelli chiusi da tempo. In attesa che il Comune di Napoli espleti la terza gara d’appalto per la manutenzione ventennale, dopo le prime due andate a vuoto, l’artista Ruben D’Agostino ha infatti pensato di piazzare una delle sue installazioni «d’arte civica». «L’installazione si chiama La lunga attesa in quanto non sapremo mai quanto dovremo aspettare per la riapertura della Funicolare di Chiaia», dice l’artista. 

 

Tanti gli elementi che saltano all’occhio: un cartellone sulle grate dell’entrata della stazione di via Cimarosa, al Vomero, con su scritto «a questo punto godetevi l’attesa», due sedie come se fosse una vera e propria sala d’aspetto, con tanto di tavolino con riviste e caffè disponibile. Poi, invece del classico segnale di lavori in corso, D’Agostino ne ha apposto uno che recita: «Attenzione, zona ad alta inefficienza amministrativa». «È un cartello stradale di satira politica – spiega il maestro d’arte civica - che ho inventato io e che già nella penultima installazione ho cominciato ad affiggere come se fosse una firma.

Inefficienza amministrativa poiché l’amministrazione dorme o quantomeno non fa quello che deve fare. Infatti, nel cartello è raffigurato un addetto ai lavori che invece di usare la vanga, è comodamente poggiato su un cumulo di terra». Ma l’installazione è soprattutto un’opera di protesta: «Visto che le lungaggini burocratiche che riguardano la manutenzione della funicolare di Chiaia si protrarranno anche per l’anno prossimo, e non si riesce a trovare nessuna ditta che voglia in qualche modo partecipare alla gara per la manutenzione, questa storia andrà per le lunghe. Siccome ci vorrà ancora un tempo infinito, per questo dico: godetevi l’attesa», è il monito caustico di Ruben D’Agostino.

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I pendolari che utilizzavano la funicolare finché questa era aperta, circa 15mila al giorno nei giorni feriali, avranno la possibilità di essere solidali con la protesta civica immortalandosi in un selfie in questa sala d’attesa all’aperto. «È interattiva – sottolinea Ruben - nella misura in cui chi la vede può interagire favorendo la divulgazione della protesta, sedendosi, fotografandosi e pubblicandosi sui social. Oltre a far girare la cosa con il passaparola. Non a caso ci sono le sedie a mo’ di una vera e propria sala di attesa in cui ci si siede e si può attende come se fosse uno studio medico. Con la tv che trasmette l’immagine della funicolare aperta, sognando di vederla aperta». Sì, perché è presente anche un televisore finto con una stampa che mostra i vagoni della Funicolare aperta e funzionante. Come dichiarato dal sindaco Gaetano Manfredi e dall’assessore ai trasporti Edoardo Cosenza, la lunga attesa dovrebbe terminare nella primavera del 2024. L’ennesimo schiaffo artistico all’inefficienza di D’Agostino potrebbe servire a ricordarlo.

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