G20 ambiente a Napoli. Alessandra Clemente: «Una città ecologica per l'ambiente e per le persone»

G20 ambiente a Napoli. Alessandra Clemente: «Una città ecologica per l'ambiente e per le persone»
Venerdì 23 Luglio 2021, 12:12 - Ultimo agg. 14:48
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Alessandra Clemente, candidata sindaca alla città metropolitana, in occasione del G20 ambiente di Napoli, afferma che la transizione ecologica deve mettere al centro i problemi delle persone che ogni giorno si confrontano con l’inquinamento dei territori e hanno diritto a salute e benessere. Centrale deve essere l’attenzione per i territori e le persone. È necessario difendere l’ambiente martoriato dalle discariche tossiche e dalle morti per tumore. I prossimi saranno gli anni della sfida più importante, poichè è indispensabile garantire alle generazioni future la possibilità di continuare ad abitare il nostro pianeta.

 

«Come previsto dalle agende per lo sviluppo sostenibile, tra i soggetti principali ci sono proprio le autonomie locali. Napoli, terza città d'Italia, deve e può fare la sua parte attraverso la chiusura al traffico privato dei centri della città dal Vomero, a Chiaia, al centro storico, a san Giovanni a Teduccio, con la moltiplicazione delle linee di trasporto pubblico ecologiche e sostenibili e la creazione di parcheggi pubblici per i residenti e i lavoratori, implementando in ogni quartiere i servizi essenziali di prossimità per l'infanzia, le donne, gli anziani, i senza casa, con la promozione di comunità energetiche e la messa in sicurezza e la riconversione di edifici pubblici e privati con superfici fotovoltaiche e tetti verdi. Grande attenzione vogliamo porre al mare e ai parchi metropolitani, veri tesori di biodiversità. Il programma è di restituendo alle persone i lungomari della città, da san Giovanni a Teduccio, a Chiaia fino all’area Flegrea, chiudendo al traffico veicolare aree vicino al mare, progettando il tram del mare e i circuiti con bus ecologici e piste ciclabili per raggiungere i polmoni verdi e i siti plurali, in tutti i quartieri d’interesse della città, dal forte di Vigliena alla collina dei Camaldoli. Vogliamo realizzare una città dei quindici minuti dove i servizi essenziali e il verde, siano raggiungibili a piedi e in bicicletta. La nostra visione è quella di tenere insieme città, ambiente, lavoro, diritti e beni culturali. La tutela delle condizioni di vita e la dignità dei più deboli è la chiave di volta. Nessuno deve essere escluso dallo sviluppo, dalle risorse, dalle opportunità della nostra città e siamo certi che una città ecologica che ha cura per l'ambiente, possa offrire le medesime opportunità alle persone. I cittadini hanno diritto a un’amministrazione impegnata a rigenerare l’ambiente e gli ecosistemi, tutelare le biodiversità, promuovere la resilienza ai cambiamenti climatici. E questo è messo nero su bianco nel piano urbanistico comunale».

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Continua la Clemente «Napoli si è dotata da tempo di una strategia complessiva, in parallelo con la Città Metropolitana, denominata “ossigeno bene comune”, che ha per oggetto lo sviluppo infrastrutturale, verde, ciclo dell’acqua, ciclo dei rifiuti, resilienza ed efficientamento edilizio, mitigazione del calore tramite il contenimento delle emissioni di co2. Lavorerò a tavoli di concertazione con la regione e il governo per varare e attuare specifiche misure per la bonifica dei territori inquinati dagli sversamenti tossici, che tante vittime di tumore hanno determinato e ridurre il ricorso all’usa e getta, specialmente per la plastica. Inoltre, dobbiamo favorire una vera transizione energetica contrastando la permanenza o lo sviluppo degli impianti basati sui fossili, a partire da quelli sul gas naturale. In tal senso, continueremo ad opporci alla realizzazione di un deposito a San Giovanni a Teduccio e a puntare sulla chiusura della darsena petroli e dei depositi/gasdotti di carburanti a Napoli est. Vanno immediatamente bloccate le pressioni dei gruppi privati e di parti politiche a noi antagoniste che, evidentemente, col termine green economy intendono il verde del dollaro, di localizzare nella già martoriata area est e ovunque nuovi mega depositi di gas e di altre sostanze fossili».

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