G20 a Napoli, gli attivisti pronti alla contromanifestazione: «In 20 anni non è cambiato niente»

G20 a Napoli, gli attivisti pronti alla contromanifestazione: «In 20 anni non è cambiato niente»
Lunedì 19 Luglio 2021, 14:28 - Ultimo agg. 18:33
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Dal 21 al 23 luglio, gli stessi giorni in cui ricorre il G8 di Genova, si terrà a Napoli il vertice dei ministri dell'ambiente G20 su clima e ambiente. In occasione, gli attivisti hanno deciso di lanciare un controvertice sociale, che coinvolge le esperienze locali di difesa del proprio territorio, dall'Italia all'Amazzonia, con importanti esponenti della comunità scientifica. È stato lanciato anche l'hashtag #beesagainstg20.

Gli attivisti lanciano il controvertice sotto il segno delle api,  essenziali al funzionamento dell'ecosistema, e non solo, anche «un esempio di cooperazione dal basso, di mobilitazione in sciame, di quel processo di partecipazione e di azione di cui necessitiamo per ribaltare il modello che ci sta conducendo al disastro».

Continuano affermando «ci siamo messi in rete contro l'autoritarismo con cui si decidono le politiche energetiche e industriali che stanno devastando il pianeta. Crediamo sia fondamentale fornire una narrazione alternativa a quella di un manipolo di ministri rinchiusi in una stanza, condividendo gli approdi della ricerca scientifica in materia e le esperienze di lotta e difesa ambientale». 

 «In vent'anni non è cambiato nulla nel metodo e nel merito, un'élite di governi e di autocrati, in alcuni casi autentiche dittature, che sta conducendo il pianeta verso il disastro ecologico e di conseguenza anche sanitario, e che invece autocelebra sé stessa con il divieto di far ascoltare il dissenso sotto i palazzi in cui si determina il destino di miliardi di persone. Quello che vent'anni fà era una (pre)visione sugli effetti nefasti del neoliberismo, oggi è sempre più una drammatica realtà, con l'emergere di nuove pandemie, con l'innalzarsi delle temperature, con il moltiplicarsi di disastri ambientali (l'ultimo in Germania), con il deteriorarsi delle condizioni di sopravvivenza di molte specie sul pianeta, compresa la nostra. Chi è parte del problema non costruirà la soluzione! Il rinvio di vent'anni degli obiettivi di riduzione delle emissioni di Co2 e dell'uso di combustibili fossili, la costruzione incessante di nuovi gasdotti, a partire dall'Italia, con l'alibi che un giorno serviranno per l'idrogeno, la continua aggressione alle risorse naturali, grandi opere invasive al posto della messa in sicurezza dei territori... Per l'Italia basta ricordare che Il ministro dell'ambiente è Roberto Cingolani, l'uomo della Leonardo e dell'industria degli armamenti. I più potenti governi del mondo in realtà ballano sul Titanic e cercano di strumentalizzare la domanda di cambiamento per speculare con politiche di GreenWashing e misure di facciata, mentre i paesi più poveri, i ceti più deboli, i sud del mondo pagano il prezzo più alto di queste scelte».

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Il controforum si svolgerà nell'aula A2 della sede universitaria Federico II, in via Marina 33, dalle ore 10.00 con una breve pausa pranzo.

Il G20 a Napoli, viene considerato una provocazione dagli attivisti, per qusto si sono mobilitati, con l'intento di “smascherare l'ignobile parata”,«interi territori continuano ad essere assaltati dagli accordi tra imprenditoria speculativa, politiche opache, multinazionali petrolifere ed ecomafie».

Infine, il 22 luglio alle ore 16.00 la manifestazione EcoParade da piazza Dante, lanciata e promossa da una rete di realtà fra cui quelle locali e nazionali che hanno animato la mobilitazione ambientalista in questi anni, da Fridays for future a Stop Biocidio, da Extinction Rebellion a GreenPeace e Teachersforfuture, ma anche realtà del sindacalismo di base, l'autorganizzazione sociale e politica, le realtà dei precari, le comunità resistenti e i comitati di lotta ambientale. 

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