Gabry, la risposta di Napoli è fredda: solo 300 prelievi: «Ma abbiamo appena cominciato»

Gabry, la risposta di Napoli è fredda: solo 300 prelievi: «Ma abbiamo appena cominciato»
di Barbara Tafuri
Sabato 25 Maggio 2019, 08:00 - Ultimo agg. 12:18
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La lunga fila che ha attraversato piazza del Plebiscito ad ottobre per Alex non si è vista. Il bilancio della giornata di tipizzazione organizzata dall'Admo in piazza Dante dopo l'appello dei genitori del piccolo Gabriele affetto da una rarissima malattia è positivo, ma non strabiliante.

Un flusso continuo e costante di persone si è fermato al gazebo dove i volontari dell'Associazione donatori midollo osseo dalle nove di ieri mattina, muniti di kit per il prelievo salivare, non si sono mai stancati di chiarire dubbi, di rispondere alle domande, di spiegare come effettuare il tampone, come compilare il modulo e quale procedura avrebbe poi portato all'iscrizione nel registro dei donatori.
 
Alla fine della giornata nello scatolone dove i medici hanno riposto schede anagrafiche e campioni si sono contate poco più di trecento buste. Informati dalla televisione, dai giornali e soprattutto dal tam tam sui social network sono stati i ragazzi i più presenti, segno che le giovani generazioni, se sensibilizzate, rispondono alle richieste di aiuto.

Zaino in spalla, capelli lunghi raccolti in un codino, giubbetto di pelle nera, Giovanni ha spiegato che «era da tempo che volevo iscrivermi all'Admo, ma la storia del bimbo malato mi ha dato la spinta giusta. Avevo distrattamente sentito la notizia nei giorni scorsi, sono passato in piazza Dante mentre ero nell'autobus e quando ho visto il gazebo blu sono sceso alla prima fermata disponibile e sono venuto qui».

Segni verdi sul volto, le mani sporche di pittura, Laura e Chiara sono due studentesse e sono arrivate al gazebo Admo subito dopo aver lasciato il corteo di Friday for Future che aveva attraversato la città chiedendo l'attenzione delle istituzioni per i cambiamenti climatici. «Sono stati gli organizzatori a ripetere numerose volte, sia nel corso della manifestazione che dal palco di piazza Municipio che era in corso questa iniziativa, e abbiamo pensato che se eravamo in piazza per una buona causa come la salvaguardia del pianeta, non potevamo sottrarci a dare la stessa possibilità a un bimbo di venti mesi».

A seguire tutto da Milano, da dove non ha potuto muoversi per non lasciare da sola sua moglie Filomena con Gabriele e la sua gemellina Benedetta, è stato Cristiano Costanzo, il papà del piccolo affetto da Sifd, sigla di una malattia rarissima, l'Anemia sideroblastica con immunodeficienza delle cellule B, febbri periodiche e ritardo dello sviluppo. Grazie alle foto, ai video, ai messaggi e alle chiamate ha potuto avere in tempo reale sempre il polso della situazione. «I medici purtroppo - ha spiegato al telefono - non ci hanno dato l'autorizzazione a partire e a raggiungere Napoli. Gabriele in questo momento è in uno stato di equilibrio grazie a terapie mediche, abbiamo appena festeggiato un mese a casa senza ricoveri, ma mettersi in viaggio sarebbe stato troppo rischioso. Qualcuno mi ha chiesto se sono deluso dal risultato della manifestazione. No, non lo sono. Nei giorni che sono passati è stata fatta informazione sociale, abbiamo fatto sapere a tanti che se si hanno dai 18 ai 35 anni, si è in buona salute e si pesa più di 50 chili si può entrare nel registro dei donatori. È stato spiegato che la donazione di midollo si effettua con un prelievo di sangue che non comporta rischi».

«Non sono i numeri dell'evento singolo che contano - ha concluso - perché sono certo che questo 24 maggio rappresenta l'inizio di un'onda lunga. È stata comunque una giornata importante. Ci sono trecento possibili donatori in più, per mio figlio, e non solo per mio figlio. Ma devo ammettere che se a salvare Gabriele fosse sangue napoletano sarebbe una doppia gioia». In piazza Dante si vede anche il campione di nuoto Massimiliano Rosolino.

Instancabile con la maglietta rossa della associazione, Monica, la zia paterna e madrina di Gabri little hero, come lo hanno affettuosamente soprannominato in famiglia, che ha organizzato l'evento insieme con il presidente regionale dell'Admo Michele Franco. «Ci sono già in programma altre iniziative - ha detto a chiunque - il prossimo appuntamento in città è per il 2 giugno al Napoli bike festival». Non è mancato il sindaco Luigi de Magistris che dopo il video messaggio ha voluto portare i suoi saluti: «Mi sono recato presso gli stands dell'Admo, a piazza Dante, dove era possibile aderire alla campagna per diventare un potenziale donatore di midollo osseo, e provare ad aiutare così il piccolo Gabriele a guarire dalla sua rarissima malattia genetica - ha scritto sulla sua pagina Facebook - Emozionante la conoscenza con Monica, la zia del bambino che era presente sul posto, e la chiacchierata telefonica con Cristiano, il papà. A loro tutti l'augurio di poter trovare quanto prima un donatore compatibile, che possa salvare la vita del loro Gabriele».
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