Galleria Umberto I di Napoli, il rilancio con editoria e food: due brand in campo

Galleria Umberto I di Napoli, il rilancio con editoria e food: due brand in campo
di Gennaro Di Biase
Giovedì 17 Febbraio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 18 Febbraio, 07:30
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Quella appena trascorsa è stata una giornata importante per la prosecuzione del rilancio della Galleria Umberto I. Riscontri importanti sono arrivati sia sul fronte commerciale sia sul fronte dei restauri. Partendo dal secondo dei due nodi, si è tenuta ieri sera l'assemblea di condominio dei proprietari di piazzetta Serao 7, in cui si è discussa la conferma della disponibilità a procedere con i lavori sull'arco di via Toledo. Qualche ora prima, in mattinata, erano avvenuti invece dei sopralluoghi di imprenditori interessati ai locali sfitti da anni sul lato di via Santa Brigida: in particolare trapela dall'agenzia High Street Italy parliamo di attività di ristorazione di alto profilo e di una importante libreria. Le prospettive, insomma, cominciano a concretizzarsi, dopo anni in cui la Umberto I è rimasta intrappolata in un eterno presente fatto di bivacchi, tubolari, clochard e babygang. 

Le impalcature che dal 2014 ingabbiano il primo salotto di Napoli sul lato di via Toledo potrebbero diventare un triste ricordo tra l'estate e l'autunno prossimi. «Il mandato a eseguire i lavori sull'arco è stato confermato dai proprietari - spiega l'amministratore di piazzetta Serao 7, Marco Fresa - Nei giorni scorsi, era arrivata una mail del Comune in cui si attestava la congruità della spesa intorno ai 300mila euro, garanzia da noi richiesta assieme al congelamento dei canoni sui ponteggi per confermare la disponibilità.

Ci aspettiamo un atto più specifico, su carta intestata. In ogni caso, la situazione si è sbloccata. Ci vorrà un po' di tempo per le operazioni tecniche come la richiesta di occupazione di suolo, la cantierizzazione, l'appalto con l'azienda, una nuova riunione di condominio, la valutazione delle offerte da parte delle ditte, ma verosimilmente tra due mesi potrebbero iniziare i lavori. Devo però dire che se non arrivasse il congelamento dei canoni, la disponibilità ai lavori si arenerebbe». Se ci fossero dei problemi su questo punto ma è solo un'ipotesi non è escluso che Palazzo San Giacomo possa intervenire nei lavori. E i lavori di competenza pubblica? «La Sovrintendenza collabora al progetto sul restauro della pavimentazione e dei lucernai dice l'assessore all'Urbanistica Laura Lieto . Siamo intanto in attesa di chiudere l'accordo con il condominio per includere nel restauro della facciata su via Toledo, compreso l'arco di ingresso, sempre in collaborazione con la Sovrintendenza». Procedono anche i restyling delle facciate, ai tempi del bonus, per iniziativa dei privati.

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Resta ancora tantissimo da fare, in ogni caso, prima di poter parlare di un rilancio riuscito. Nei giorni scorsi, durante un vertice in Camera di Commercio, il presidente dell'ente Ciro Fiola ha confermato la disponibilità al finanziamento e alla riattivazione della videosorveglianza, ma si attendono novità sulla questione della vigilanza notturna. Va poi risolta la questione dell'identità commerciale del monumento. In proposito, il manager Paolo Negri, nei giorni scorsi, aveva suggerito la creazione di una «società unica di gestione», che facilitasse le scelte e garantisse la realizzazione di un'offerta turistico-commerciale di qualità. Sono ancora dodici le saracinesche abbassate da anni alla Umberto I. Ben sei di queste appartengono agli ampi locali dal lato di via Santa Brigida (uno spazio di ex proprietà della famiglia Barbaro, che comunque prosegue in diversi spazi la sua intensa attività in Galleria). Il patto decoro, avviato dal Comune (dagli assessorati alle Politiche Sociali e alla Sicurezza) il mese scorso dopo la campagna del Mattino, ha messo fine al dormitorio diurno dei senza dimora, garantito la presenza dei vigili urbani dalle 8 alle 20 e riportato una ventata di ottimismo in Galleria. E riacceso l'appeal della Umberto I agli occhi degli imprenditori: «Il sito piace molto ai potenziali conduttori - spiega Gennaro Nardiello di High Street Italy, agenzia specializzata in locazioni di target elevato - Gli imprenditori si accorgono dell'aria di positività e della pulizia ritrovata nel monumento. Così è stato anche ieri, nel corso di un sopralluogo che abbiamo realizzato con due brand importanti. Uno di questi si occupa di ristorazione di alto profilo. Ma posso dirle che c'è anche l'interesse di un'importante libreria su quei locali». 

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