L'attenzione è massima intorno al destino della Galleria Umberto I, da anni asfissiata da impalcature, dissesti, locali sfitti, immondizia, scritte e clochard. Dopo la campagna partita dalle pagine del Mattino a Natale 2021, intellettuali, artisti, Comune, Sovrintendenza, Montecitorio, consiglieri, Confcommercio privati e Prefettura si sono mossi negli ultimi giorni per risanare la Galleria del Risanamento. Un primo riscontro concreto di questa mobilitazione lo si avrà nell'incontro tra Comune e privati del 21 gennaio, convocati dal Prefetto. Schematizzando, sono tre i nodi critici da risolvere alla Umberto I, gli stessi di cui si parlerà nella riunione: la rimozione dei tubolari, la sorveglianza e la dislocazione dei senza dimora. Vediamo a chi spettano, nel dettaglio, le rispettive competenze.
Due premesse.
L'articolo 24 del documento datato 1886 recita: «Restano obbligati i concessionari alla manutenzione della decorazione interna ed esterna della Galleria in ogni tempo, sia per quanto riflette il prospetto del piano terraneo, quanto quelli dei piani superiori che rispondono ad abitazione con veduta nell'interno della stessa. Tale decorazione dovrà essere in ogni tempo mantenuta a carico dei concessionari o loro aventi causa». Questa parte del testo attribuisce la competenza della manutenzione ai privati, ma nell'articolo seguente lo scritto si sofferma su un altro «obbligo», che chiarisce una volta di più la natura pubblica delle vie della Galleria, «quello di conservare perpetuamente prive di chiusure di qualunque genere totale e parziale tanto tutte le aperture esistenti sia nella fronte verso la Galleria, come in quella verso la via dei due tratti di braccio laterale della Galleria». Insomma, la Esquilino accettò un «divieto di chiusura di qualunque genere». I cancelli, in pratica, sono espressamente vietati nell'atto.
Sono ben due le interrogazioni parlamentari partite per rilanciare la Umberto I. A scrivere al Ministro Franceschini è stavolta la deputata Valeria De Lorenzo, che segnala la «necessità di affrontare con urgenza la tematica delle odierne condizioni in cui versa la Galleria partenopea. Un'urgenza qualificata, altresì, dalle non isolate cadute di stucchi che si sono verificate anche dopo il mortale incidente dell'estate del 2014». La deputata chiede a Franceschini «quali iniziative intenda adottare per tutelare, valorizzare e promuovere la galleria Umberto I (sottoposta a vincolo monumentale e tutelata dall'Unesco) sottraendola al degrado e alla vandalizzazione».