Galleria Umberto I di Napoli, cinque clochard lasciano la strada: «Fa troppo freddo, hanno accettato il letto»

Galleria Umberto I di Napoli, cinque clochard lasciano la strada: «Fa troppo freddo, hanno accettato il letto»
di Valerio Esca
Martedì 25 Gennaio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 26 Gennaio, 07:23
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Arriva il gelo e l'emergenza clochard non si arresta. Mentre alcuni senza fissa dimora hanno lasciato la Galleria Umberto, altri hanno occupato gli spazi sotto i porticati di piazza Plebiscito. Cinque persone che alloggiavano in Galleria sono state collocate in luoghi di accoglienza. 

L'assessorato alle Politiche sociali del Comune di Napoli guidato da Luca Trapanese prosegue il suo lavoro per mettere in campo azioni a favore dei senza fissa dimora. Con il freddo delle ultime ore cresce infatti la preoccupazione. Sono stati ampliati gli spazi dell'Istituto Tanucci per 15 posti letto, in sostituzione della possibilità di ripararsi all'interno di alcune stazioni della metropolitana della linea 1. Soluzione poco utilizzata dai clochard. C'è poi la disponibilità della Casa delle genti, inaugurata una settimana fa. La Casa ha la possibilità di accogliere un massimo di 32 persone collocate in 16 camere doppie. Con la presenza dell'area Covid-19 si fa fronte anche all'ulteriore emergenza, quella epidemiologica del virus, che permette di garantire una maggiore sicurezza delle persone accolte e di chi lavora. «La Casa delle genti - come spiegato in occasione del taglio del nastro - è un posto dove le persone si possono riparare dal freddo della notte, avere dei pasti caldi, un luogo di relazioni e di supporto per favorire la ricostruzione di una dignità spesso fragile e calpestata e la reintegrazione nel contesto sociale». È stato poi ampliato il dormitorio pubblico in via De Blasis con altri 30 posti letto. «Ad oggi - spiega l'assessore Trapanese - cinque persone che alloggiavano in Galleria sono state collocate in luoghi di accoglienza. Hanno scelto loro dove andare tra dormitorio e Casa delle genti. Stiamo lavorando quotidianamente a stretto contatto con il Coordinamento di strada, la Caritas Diocesana e la Comunità di Sant'Egidio su tutte le azioni di questi ultimi giorni e su nuove attività da attuare nei prossimi mesi». 

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Trapanese, attraverso un video Facebook di alcuni giorni fa, ha poi sottolineato: «Sono assessore da cento giorni e il primo problema che ho riscontrato era quello della Galleria Umberto, il decoro della stessa, la presenza di persone all'interno della Galleria. Ho trovato una situazione faticosa negli alloggi per le persone senza dimora.

Il dormitorio pubblico ideato per 120 posti letto ne aveva occupati al mio arrivo solo 32. Li ho ampliati con altri trenta. L'amministrazione spendeva 3mila euro al giorno a stazione metro durante l'emergenza freddo per ospitare sì e no una persona o due a notte. Ho deciso di intervenire sull'Istituto Tanucci ampliando una stanza dove possiamo ospitare oggi 15 persone a notte con un costo molto inferiore rispetto ai 3mila della stazione metro. Qualche giorno fa avete visto inaugurare la Casa delle genti con 32 nuovi posti letto. Quelle persone che hanno lasciato la Galleria hanno un posto sicuro dove andare». Vista l'emergenza freddo si muove anche la Curia di Napoli. Di fronte alle basse temperature di questi giorni con il conseguente grave disagio per i senza dimora, su richiesta dell'Arcivescovo Mimmo Battaglia l'Ufficio Confraternite della Curia Arcivescovile ha trasferito in una sede provvisoria i materiali dell'Archivio, custoditi fino ad oggi in Via Duomo 8. Caritas di Napoli e Comunità di Sant'Egidio, quindi, hanno provveduto a ripulire e organizzare detti locali, per disporre di un maggior numero di posti per l'accoglienza notturna. Il volontariato, cattolico e non, assicura la necessaria collaborazione provvedendo alla distribuzione di derrate alimentari. 

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