Galleria Umberto di Napoli, sos pavimenti: privati ancora divisi sul super condominio

Galleria Umberto di Napoli, sos pavimenti: privati ancora divisi sul super condominio
di Gennaro Di Biase
Giovedì 3 Marzo 2022, 23:32 - Ultimo agg. 5 Marzo, 08:30
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Il piano di pulizia regge, il pavimento no. Nuovi vetri in frantumi nelle ultime ore, dal lato di via Santa Brigida. I pochi lucernai del primo salotto di Napoli non coperti dai compensati sono sempre più devastati. Nuove transenne spuntano anche dal lato del San Carlo. Il rilancio della Galleria Umberto I, per dirla in altri termini, è avvenuto a metà.

Sono tornati poi i tornei di calcio notturni e la sporcizia e le scritte dei ragazzini incivili. «Di questo passo - teme come tanti Fabiana Barbaro, della storica famiglia di imprenditori in Galleria - il decoro durerà poco». I privati sono ancora divisi sul super condominio chiesto dal prefetto Claudio Palomba. Non sono partiti i lavori di competenza pubblica (su pavimenti e vetrate). Niente svolta sulla sorveglianza notturna.

Così la rinascita rischia di fermarsi. 

Il decoro e la vigilanza diurna reggono (grazie agli interventi degli assessorati di Antonio De Iesu e Luca Trapanese), e il rinnovato interesse dei brand sui locali sfitti resta un dato di fatto. Ma su vigilanza notturna e gestione lo stesso fronte dei privati è diviso. Quanto ai lavori pubblici su pavimento e vetrate, «la Sovrintendenza sta lavorando al progetto di restauro di entrambi i manufatti - spiega l’assessore comunale all’Urbanistica Laura Lieto - Sulle tempistiche al momento non abbiamo notizie». 

«Non c’è un programma - aggiunge Fabiana Barbaro - L’ultima riunione con le istituzioni risale a 3 settimane fa. Non è stata convocata l’assemblea dell’inter-condominio. Della vigilanza notturna se n’è parlato, ma non si è concluso nulla. A chi spetterebbero i pagamenti? Su questo tema nessuno è stato chiaro. Il decoro diurno regge e su questo gli assessorati stanno facendo un buon lavoro. Qualche clochard c’è, in funzione del maltempo. L’altra notte consegnavano pasti e c’erano rifiuti sotto il porticato. Un grande lavoro è stato fatto e alcuni risultati sono stati portati a casa. Ma va stilato un programma o si rischia di perdere il decoro ritrovato. Noi stiamo facendo il nostro con i lavori alle facciate. Ma mi chiedo: il Comune quando interverrà sulla pavimentazione, che è di sua competenza e che è la principale fonte di degrado?».

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«Ho assistito a un nuovo torneo di calcetto, purtroppo - spiega il dottor Riccardo Pierantoni, residente al civico 27 - Il problema della sorveglianza notturna non è risolto. La vigilanza privata secondo molti di noi non va bene. Saremmo infatti disposti a pagare per la sicurezza, ma le guardie giurate non hanno alcun habitus giuridico per tutelare l’ordine pubblico». Quanto all’arco di via Toledo, oggi è fissata l’ennesima riunione tra il condominio di piazzetta Serao 7 e il Comune. I privati hanno confermato la disponibilità a pagare i lavori nell’ultima assemblea. E si aspettano garanzie scritte dal Comune sui canoni e sulla congruità della spesa.

Un ente unico di gestione - suggerito non solo dal prefetto ma anche dal manager Paolo Negri su queste pagine nelle scorse settimane - potrebbe aiutare nella velocizzazione delle trattative. A parte la questione dei lavori al pavimento e l’accordo non ancora trovato sulla vigilanza notturna, preme la questione del Distretto del Commercio. 

 

«Il rilancio rallenta - spiega il dottor Luigi Muto, vicepresidente di Confcommercio e professionista in Galleria - I condomini hanno parlato tra loro, ma sono divisi. C’è chi è disposto a pagare, ma anche chi ritiene che gli oneri della sorveglianza su un bene pubblico spettino alle forze dell’ordine. C’è stata un’iniziativa della Camera di Commercio, che ha proposto un’associazione per la Umberto I, ma anche qui c’è divisione tra i condomini. Sarebbe buono se la Umberto I, assieme alle strade limitrofe, rientrasse tra i Distretti commerciali disposti dal Comune. Questo potrebbe portare anche a un’uniformità delle insegne. Serve che il Comune si ponga come punto di riferimento. Se non c’è un cronoprogramma, è perché le soluzioni definitive non sono state individuate. Sollecitiamo un nuovo incontro, come promesso nelle scorse settimane, in Prefettura. Palomba è serio e disponibile, tutti gli attori coinvolti nella questione gli danno credito». 

«Abbiamo fatto una prima riunione tra i commercianti - dice Teresa Armato, assessore comunale alle Attività Produttive - Ho chiesto alle associazioni di categoria di farmi arrivare una proposta scritta su chi sia interessato a far parte del Distretto commerciale. Il nostro interessa resta solido».

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