Galleria Vittoria di Napoli, quando riapre: «La prima auto tra quattro mesi»

Galleria Vittoria di Napoli, quando riapre: «La prima auto tra quattro mesi»
di Valerio Esca
Martedì 3 Agosto 2021, 08:30 - Ultimo agg. 4 Agosto, 08:32
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Dopo dieci mesi via ai lavori della Galleria Vittoria. Le opere di messa in sicurezza dell'intero tunnel saranno no-stop. Le maestranze lavoreranno infatti su turni di 20 ore al giorno, tutti i giorni, anche di notte. Senza soste ad agosto. L'obiettivo è quello di attenersi al cronoprogramma e dunque riconsegnare l'asse viario, fondamentale per collegare via Arcoleo a via Acton e a tutta l'area Est della città, entro i 120 giorni previsti nella convenzione sottoscritta tra il Comune di Napoli e Anas (individuato come soggetto attuatore). Lo scorso giovedì, con la firma dell'atto di consegna ad Anas del cantiere, si è compiuto l'ultimo tassello necessario all'avvio dei lavori di ieri.

All'apertura del cantiere ieri mattina, oltre ad alcuni cittadini che si sono recati sul posto per verificare l'effettivo inizio dei lavori, erano presenti l'assessore alle Infrastrutture del Comune, Alessandra Clemente, Nicola Montesano, responsabile di Anas Campania, il direttore lavori Filippo Cavuoto.

I lavori di messa in sicurezza, non certo belli dal punto di vista estetico, considerando che la Galleria avrà una serie di reti di protezione, sono costati al Comune 2 milioni di euro. Palazzo San Giacomo, creditore nei confronti di Rfi-Rete ferroviaria italiana, ha utilizzato queste risorse dovute da Rfi alla città per l'opera attraverso apposita convenzione. Sarà un lavoro corposo guardando anche i numeri dell'intervento: 4360 perforazioni e staffaggi; 11mila metri quadrati di reti di acciaio a protezione della galleria; 770 metri di funi di acciaio di rinforzo delle reti; 8mila metri quadri di rivestimento di acciaio. 

Prevede la completa demolizione del primo strato di pannelli del rivestimento secondario e delle lastre in marmo per entrambi i lati della galleria, per tutta la lunghezza. I rivestimenti rimossi saranno sostituiti con pannelli in lamiera di acciaio per un'altezza di 6 metri dal piano di calpestio pedonale. L'intervento richiede la necessità di procedere alla completa sostituzione delle montanti dell'impianto di pubblica Illuminazione oltre alla rimozione e riposizionamento degli elementi impiantistici interferenti con le demolizioni. Al fine di aumentare il grado di sicurezza, è stato integrato il sistema di fissaggio dei pannelli del rivestimento secondario con la realizzazione di un reticolo di cavi in acciaio armonico ancorati a golfari e montaggio di una rete di protezione. Il progetto prevede, inoltre, il rifacimento del sistema raccolta acque originario, realizzato sulla muratura originaria e incassato alle spalle dei pannelli di rivestimento all'intradosso della galleria, attraverso l'installazione di canali di gronda. Non sono mancati gli imprevisti in questi dieci mesi, dal sequestro della Procura nei giorni appena successivi alla chiusura della Galleria, alla bocciatura del primo progetto del Comune, fino all'ultimo in ordine di tempo, che ha riguardato i tempi di realizzazione dell'intervento. Quello stimato nel progetto esecutivo approvato dalla giunta comunale, ovvero in 8 settimane, in seguito all'interlocuzione con Anas e con la ditta esecutrice dei lavori si è trasformato in 120 giorni, esattamente il doppio del tempo. 

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«Abbiamo compiuto nel corso dei mesi delle indagini che non si facevano dal 1920, anno di costruzione della Galleria. Sotto l'aspetto geologico, idrico e tufaceo», spiega l'assessore Clemente. «È stato un enorme lavoro di monitoraggio e indagine realizzato da tecnici comunali e consulenti specializzati che hanno indagato su tutte le reti idriche e fognarie, tutte le cavità tufacee della collina di Pizzofalcone, e verificato le caratteristiche della struttura portante e fin alla chimica dei materiali che compongono le pennellature della Galleria Vittoria. Sono stati molti i disagi che in questi mesi i cittadini ed il comparto commercio hanno dovuto affrontare rimarca Clemente - durante il già complicato periodo pandemico e che avremmo voluto evitare in ogni modo. Per questo motivo assieme al presidente di Confcommercio Napoli Carla della Corte e al comandante dell'Unità operativa di Polizia locale della I Municipalità Sabina Pagnano, ho deciso di istituire un tavolo interistituzionale per favorire, grazie anche a dispositivi straordinari di viabilità, la ripresa del settore commerciale, tra i più colpiti dalla chiusura della Galleria durante l'ultimo anno».

Non sono mancati gli attacchi politici. Il coordinatore cittadino della Lega, Severino Nappi sottolinea: «Dieci mesi di stop, città praticamente divisa in due e hanno pure il coraggio di esultare per la partenza dei lavori». Poi l'affondo del senatore del M5S Vincenzo Presutto: «Presenterò un'interrogazione parlamentare al Senato con la quale chiederò al ministro dei Trasporti Giovannini di fare luce su alcuni passaggi poco chiari rispetto ai lavori della Galleria». 

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