Galleria Vittoria di Napoli, lavori finiti: per la riapertura serve solo l'ok dei pm

Galleria Vittoria di Napoli, lavori finiti: per la riapertura serve solo l'ok dei pm
di Paolo Barbuto
Giovedì 25 Novembre 2021, 11:00 - Ultimo agg. 18:59
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Quattrocentoventisei giorni dopo la chiusura, arriva l'annuncio che i lavori nella galleria Vittoria sono a un passo dal termine. Fra una settimana gli operai andranno via e la questione finirà nelle mani della Procura che dovrà completare i rilievi, capire se la messa in sicurezza è stata finalmente realizzata e decidere se dissequestrare il tunnel e consentire il transito alle auto.

Entusiasta Eduardo Cosenza assessore, fra l'altro, alla viabilità: ieri mattina non ha resistito e ha postato sulla sua pagina social un paio di fotografie della galleria quasi completata.

Però, a domanda diretta, tira il freno: «No, non chiedetemi quando sarà riaperta perché questa decisione spetta alla Procura che deve prendersi tutto il tempo necessario ad effettuare le verifiche. È giusto che gli esperti valutino ogni singolo dettaglio dei lavori effettuati, perciò non deve esistere nessuna pressione». 

Al completamento dei lavori mancano poche sfumature. L'Anas che ha materialmente gestito la fase degli interventi, ha diffuso un comunicato ufficiale: «Anas ha ultimato i lavori principali all'interno della galleria Vittoria di Napoli. L'intervento di manutenzione straordinaria, avviato lo scorso 2 agosto, è in fase di completamento nel pieno rispetto dei tempi previsti di 120 giorni».

La società del gruppo Fs Italiane spiega che mancano solo pochi dettagli, come il completamento della posa dell'asfalto che spetta al Comune, e la sistemazione dei new jersey ai lati delle corsie. Roba da poco, questione di ore. Poi al termine di tutte le operazioni sarà necessario ridipingere le strisce della segnaletica orizzontale, anche quelle a carico del Comune. Insomma, la galleria è praticamente terminata.

Anas in questi mesi ha demolito il marmo che si trovava alle fiancate del tunnel, ha piazzato elementi di sostegno e li ha ricoperti con pannelli in lamiera d'acciaio, per quanto riguarda la volta ha sostituito gli elementi più danneggiati e ha realizzato sistemi di fissaggio per l'intero percorso, poi ha piazzato una rete di sostegno contro eventuali, ma quasi impossibili, ulteriori cedimenti futuri. C'è stata particolare attenzione alla zona delle percolazioni per la quale è stata prevista una ulteriore protezione, anche se gli interventi del Comune hanno eliminato la maggior parte delle infiltrazioni fognarie dalle strade che sovrastano il tunnel. 

 

La strada per raggiungere, finalmente, la riapertura della galleria Vittoria è stata lunga e tortuosa. Quando nel settembre 2020 si verificarono i primi cedimenti, la Procura intervenne immediatamente chiedendo una accorta messa in sicurezza. L'amministrazione De Magistris tentò di cavarsela con un progettino di rifacimento: riapriremo entro marzo 2021, sorridevano gi assessori. Invece quel progetto non convinse la Procura dalla quale, a dicembre dello scorso anno, arrivò una bocciatura solenne con la richiesta di analisi approfondite.

Ricominciò l'opera di verifica, nel frattempo il Comune con i conti in rosso, cercava denari utili ai lavori. Vennero trovati nelle pieghe di un antico accordo con Fs: due milioni disponibili immediatamente. Però per evitare che i creditori aggredissero quel denaro fu necessaria un'alchimia contabile che portò via lunghissimi giorni. Alla fine la quadratura del cerchio con la consegna del cantiere all'Anas ad agosto e la promessa (mantenuta) di completamento entro 120 giorni. Nei quindici mesi trascorsi dal giorno del crollo, la città ha dovuto fare i conti con un traffico impazzito, con lunghe code di auto, con l'impossibilità di muoversi liberamente. 

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Ma la questione della galleria Vittoria non è destinata ad esaurirsi con la riapertura della prossima settimana. Dietro l'angolo potrebbe esserci una nuova chiusura perché la Soprintendenza ha concesso un permesso temporaneo solo per la messa in sicurezza e adesso attende un progetto ufficiale di ripristino della storicità del luogo.

Insomma, la soluzione con quelle lamine d'acciaio ai fianchi del tunnel e con le reti sotto la volta, non piace alla Soprintendenza. A palazzo San Giacomo si interrogano sull'opportunità di procedere con un ripristino dell'antica galleria. Il percorso inaugurato a inizio 900 era già stato cancellato dai lavori eseguiti negli anni 60 del secolo scorso. Cosa bisogna fare? Rimuovere tutto e riportare la galleria all'antico?

Sarebbe un intervento ciclopico e richiederebbe tempi (più di un anno) che la città non può permettersi di rispettare. Chiudere ancora una volta il tunnel sarebbe un'offesa a Napoli.

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