Napoli, caos intorno alla Galleria Vittoria: le strade non reggono alle troppe auto e sprofondano

Napoli, caos intorno alla Galleria Vittoria: le strade non reggono alle troppe auto e sprofondano
di Paolo Barbuto
Giovedì 15 Luglio 2021, 00:06 - Ultimo agg. 18:19
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Il percorso alternativo studiato dieci mesi fa per sopperire alla chiusura della galleria Vittoria, inizia a mostrare segni di cedimento. Qualche settimana fa un tombino di Via Acton all’altezza della curva obbligata di fronte al tunnel vietato, venne giù di schianto e lasciò la sua inesorabile voragine in mezzo alla strada. L’altro giorno è toccato a via Chiatamone fare i conti con lo sprofondamento di alcuni basoli che non hanno resistito al peso del costante (e inusuale) transito di migliaia di automezzi al giorno. Questo è l’altro guaio della chiusura eterna della galleria Vittoria, un guaio con il quale la città inizierà a fare i conti a breve se non s’interviene in tempi strettissimi.

Secondo l’ultimo dato disponibile nella documentazione di palazzo San Giacomo, ogni giorno la galleria Vittoria (quando è percorribile) ospita il transito di 72mila automezzi che sono equamente divisi fra i due percorsi, direzione Est e Ovest, perché si tratta per la maggior parte di spostamenti legati al lavoro che prevedono un passaggio all’andata e uno al ritorno.

D’improvviso, dieci mesi fa, quelle 72mila auto al giorno si sono spostate lungo strade che fino al giorno prima accoglievano un decimo di quella mole di traffico, ed erano anche strutturate per sostenere solo quel “peso” molto più leggero.

Se da un lato il lungomare riaperto ha retto abbastanza bene l’impatto, perché si tratta di un asse stradale concepito per sostenere un gran traffico prima di diventare “liberato”, dall’altro il percorso via Acton - Santa Lucia - Chiatamone fin dal primo momento è stato in grandissime difficoltà che, adesso, si stanno trasformando in problemi veri.

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Il transito costante, soprattutto quello dei bus e dei mezzi pesanti, sta generando inesorabili avvallamenti nella porzione di via Cesario Console che sale verso il Plebiscito, lungo via Santa Lucia e, soprattutto, a via Chiatamone che proprio l’altro giorno ha visto il primo sprofondamento dei basoli. Immediato l’intervento di ripristino che già ieri nel primo pomeriggio era completato, ma qualche metro più avanti ci sono già situazioni di dissesto che potrebbero generare situazioni analoghe di pericolo.

Proprio l’apertura del cantiere per rimettere in sesto il Chiatamone ha creato un po’ di coda, ben gestita dalla polizia municipale, che s’è allungata talvolta fino a via Santa Lucia. Ed è proprio quest’ultima strada che ha subìto più pesantemente le conseguenze della nuova circolazione a causa della chiusura del tunnel.

La plateale assenza di controlli permette un costante parcheggio in doppia fila lungo la via che ospita il palazzo della presidenza della Regione. Il parcheggio selvaggio produce la conseguenza della restrizione della carreggiata che così non riesce ad accogliere il traffico proveniente dalla zona orientale della città e genera una perenne paralisi della circolazione. Basterebbe la presenza, anche saltuaria, della polizia municipale per ovviare al problema, ma quella presenza non c’è e il caos è all’ordine del giorno.

La situazione di difficoltà e degrado è stata denunciata qualche giorno fa dai residenti che hanno sottolineato anche la crescita degli atti violenti nella zona e l’aumento impressionante di smog a causa dei gas di scarico delle auto sempre incolonnate.

La preoccupazione, adesso, riguarda il prossimo futuro. Se la galleria Vittoria dovesse restare chiusa anche a settembre, con l’inizio delle scuole in presenza, il traffico diventerebbe insostenibile, le strade avrebbero ulteriori problemi di tenuta e la città si troverebbe definitivamente in ginocchio sul fronte della viabilità. 

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