Galleria Vittoria, tre settimane perdute: ecco perché a Napoli è tutto fermo

Galleria Vittoria, tre settimane perdute: ecco perché a Napoli è tutto fermo
di Paolo Barbuto
Sabato 1 Maggio 2021, 11:00 - Ultimo agg. 2 Maggio, 19:13
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Tre settimane fa da Palazzo San Giacomo arrivò una promessa: alla Galleria Vittoria si lavorerà giorno e notte per recuperare al più presto questo percorso che è determinante per la viabilità cittadina. Noi abbiamo presidiato lungamente il tunnel di giorno e, per adesso, non abbiamo visto granché; abbiamo fatto anche un passaggio (uno solo, però) a notte fonda e nemmeno in quel momento siamo riusciti a scorgere qualcuno al lavoro.

La galleria Vittoria è chiusa al traffico dal settembre del 2020 per via di un crollo.

Il Comune, con calma, si attrezzò dopo tre mesi per ripararla, era fine dicembre dell'anno scorso, ma venne bloccato dalla Procura che l'aveva sequestrata: i magistrati volevano un progetto più attento alla sicurezza. 

Per badare alla sicurezza Palazzo San Giacomo ha impiegato più di tre mesi ed è arrivato a una soluzione all'inizio di aprile quando, finalmente, la Procura ha dato uno sguardo alle carte e ha dato il permesso di procedere. Però con un vincolo: l'amministrazione comunale ha a disposizione quattro mesi di tempo, tanto durerà il dissequestro temporaneo, alla fine di quel tempo la magistratura si ripresenterà sotto al tunnel e pretenderà di vedere i lavori completati. 

Delle sedici settimane a disposizione, le prime tre sono già volate via senza che alla Galleria della Vittoria accadesse nulla. Anzi, no, saremmo ingiusti se non ci fermassimo a sottolineare che qualcosa è stato fatto: l'Asìa è andata lì sotto e ha fatto una bella pulizia della strada che era diventata un po' sporcherella. In concomitanza con quell'evento l'assessore ai lavori pubblici Alessandra Clemente, già candidata sindaco con la casacca arancione di de Magistris, fece un salto nella galleria e si mise in posa per una foto che poi è stata diffusa tramite social e canali ufficiali del Comune: stiamo partendo con gli interventi, si lavorerà giorno e notte.

Invece, un metro dopo lo start (e la fotografia di rito) la galleria è tornata deserta, solitaria e abbandonata. 

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In realtà la questione è leggermente bloccata da un dettaglio tecnico: per eseguire i lavori occorre un progetto esecutivo e per avere un progetto esecutivo c'è bisogno di qualcuno che lo realizzi. Il Comune sta cercando qualcuno che sia in grado di farlo ma, proprio nel giorno del dissequestro, mise le mani avanti con una nota ufficiale: «È in corso la predisposizione degli atti necessari al formale affidamento di incarico per la progettazione esecutiva dei lavori, i cui tempi tecnici saranno di tre-quattro settimane». Insomma, non c'è da meravigliarsi se il tempo scorre senza che nulla accada perché, per adesso, Palazzo San Giacomo sta individuando la persona adatta; poi quella persona dovrà sedersi alla scrivania e realizzare materialmente il progetto esecutivo, solo alla fine di questo percorso si inizierà realmente a lavorare; sarà l'Anas a scendere in campo con le proprie competenze, almeno così assicura l'assessore Clemente. Il tempo necessario all'esecuzione dei lavori, però, non è noto.

L'unica certezza è che alla scadenza del 12 di agosto gli interventi dovranno essere completamente terminati e su questo punto da Palazzo San Giacomo non hanno dubbi perché hanno fatto il solenne giuramento che ce la faranno.

Intanto, mentre la galleria resta chiusa, la città continua a impazzire di caos. Con la ripresa delle attività e delle scuole, il traffico si fa sempre più intenso e la gimcana necessaria a dribblare la galleria chiusa genera una paralisi difficile da sostenere. 

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