Galleria Vittoria di Napoli, riunione flop: 252 giorni dopo il crollo ancora nessun cantiere

Galleria Vittoria di Napoli, riunione flop: 252 giorni dopo il crollo ancora nessun cantiere
di Paolo Barbuto
Venerdì 4 Giugno 2021, 08:00 - Ultimo agg. 19:07
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Non sono destinati a prendere il via nelle prossime ore i lavori alla galleria Vittoria: l'ultimo vertice, che si è tenuto ieri, s'è concluso con un ulteriore rinvio. Sarebbe dovuto essere l'incontro decisivo, quello della svolta dopo decine di comunicati e infiniti annunci, invece s'è concluso con le carte dei lavori affidate agli avvocati per controllare che non ci siano problemi e che tutto possa proseguire senza sussulti.

A dire la verità di sussulti in questa imbarazzante vicenda ce ne sono stati davvero pochi. Anzi nessuno. In 252 giorni, dal momento del crollo di settembre ad oggi, non è stato fatto ancora nulla per rimettere materialmente a posto quel tunnel che sarebbe determinante per la viabilità napoletana, anche se i napoletani hanno quasi dimenticato che esiste quel percorso.

A eseguire i lavori sarà l'Anas.

Questo l'ha spiegato con puntualità molti mesi fa l'assessore Clemente all'indomani del dissequestro da parte della Procura. Però per avviare i lavori è necessario firmare un accordo con la società del gruppo Ferrovie dello Stato che si occupa delle strade del Paese, e l'Anas quel documento da firmare non l'ha ricevuto nemmeno ieri durante il lunghissimo vertice sulla galleria Vittoria. Anzi ad voler essere pignoli, l'Anas, a quel tavolo dove l'assessore Clemente e lo staff del Comune studiavano le future mosse sul tunnel, non era nemmeno presente.

Insomma, non doveva essere ieri la giornata giusta, ma noi siamo ottimisti e speriamo che sia oggi, anche perché il tempo stringe e non c'è da attardarsi ulteriormente.

Il progetto esecutivo sembra che ci sia. Manteniamo il dubbio anche se l'amministrazione l'ha comunicato ufficialmente, perché la stessa amministrazione ci ha abituati a continui rinvii su documento. Due settimane fa alla commissione viabilità l'assessore lo presentò come completo ma non era ancora definitivo; tre giorni fa la Giunta ne ha annunciato il varo e stavolta siamo certi che è così.

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Per rimettere in sesto la galleria non basteranno gli interventi da poco conto studiati a Palazzo San Giacomo a dicembre, quando la Procura bloccò il progetto del Comune; e non basteranno neppure i seicentomila euro individuati in quell'occasione. Anche se l'assessore Clemente ha più volte spiegato che è stata accertata anche da parte della Procura la bontà del progetto iniziale del Comune, alla fine quel progetto è stato totalmente modificato: quindi, probabilmente, non era così perfetto come l'assessore Clemente ha detto e ribadito in più occasioni.

Proprio il candidato sindaco arancione per le prossime amministrative, Alessandra Clemente, ha anche detto e ribadito in mille occasioni che i fondi erano già stati individuati a dicembre: seicentomila euro già pescati nei meandri del bilancio. Alla fine, però, il costo dei lavori sarà prossimo ai due milioni di euro che verranno forniti da Rfi, la società di Ferrovie dello Stato, nell'ambito del programma di accordi stilati quando venne portata a Napoli l'Alta Velocità, non sono quelli pescati nel bilancio. 

 

In ogni modo, comunque, il progetto c'è e i soldi sono stati trovati. Ma allora perché manca la firma sull'accordo con Anas? 

Qui entriamo nel campo delle ipotesi, perché dalla riunione che ieri si è conclusa con un ulteriore rinvio, non è filtrato nulla di ufficiale.

Una delle questioni messe sul tavolo fin dal primo momento, è la necessità di eseguire lavori che consentano l'apertura del transito di almeno una corsia prima di completare totalmente gli interventi. Si tratta di una specifica richiesta di Palazzo San Giacomo che intende deviare al più presto il traffico nella galleria per riuscire a chiudere nuovamente il lungomare e a liberarlo dalle auto. L'idea è quella di consentire alla bandiera-simbolo dell'amministrazione arancione (il lungomare liberato) di poter sventolare con vigore con l'avvicinamento delle amministrative d'autunno.

Proprio lo sprint per l'apertura di una sola corsia potrebbe essere una delle difficoltà da affrontare. Del resto il progetto presentato alla Giunta è chiaro, va smantellata per intero la copertura della volta per poi sostituirla con pannelli nuovi e resistenti. Non è roba da poco e, forse, non è operazione che si può concludere con la rapidità richiesta dal Comune. 

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