Grand hotel Sirignano, così è rinato il palazzo nel cuore di Napoli

Grand hotel Sirignano, così è rinato il palazzo nel cuore di Napoli
di Valerio Iuliano
Venerdì 30 Aprile 2021, 08:02 - Ultimo agg. 1 Maggio, 10:02
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Palazzo Sirignano, edificio monumentale del 500, ospiterà un hotel a 5 stelle. Il progetto non è ancora definito, ma l'idea dell'imprenditore napoletano della moda Nunzio Colella sembra destinata a farsi strada. Massimo riserbo sull'operazione da parte dell'imprenditore, che per ora non conferma. Mentre dal gruppo Capri, di cui è proprietario lo stesso Colella, fanno sapere che è stata effettuata la messa in sicurezza dell'edificio. 

Il piano di Colella, patron dei brand Alcott e Gutteridge, risale a quattro anni fa, dopo l'acquisizione dell'edificio della Riviera di Chiaia dalla Tirrenia. In origine Palazzo Caravita di Sirignano doveva diventare il quartier generale dell'azienda fondata negli anni 80 dai Colella.

Una società a carattere familiare, impostasi successivamente sul mercato internazionale come una delle più importanti nel settore del fashion. Il progetto finalizzato alla trasformazione del palazzo in un hotel 5 stelle è in linea con una strada già intrapresa negli anni scorsi dall'imprenditore. Ovvero la riqualificazione degli edifici storici, avviata sei anni fa con l'inaugurazione della sede milanese del suo gruppo presso il palazzo di Casa Buschini, oggi diventato Alcott Building. «Dell'edificio - spiegano dal gruppo Capri - sono state preservate le strutture vincolate come la facciata e la scalinata interna. E all'interno dell'edificio è stato realizzato un punto vendita Alcott». Da allora la realizzazione di nuove attività all'interno di edifici di prestigio è diventata una prerogativa dell'azienda, che anche durante la pandemia ha proseguito la sua ascesa. 

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A Napoli il gruppo è attivo dal 1990, con l'apertura del primo canale di vendita Alcott. Mentre nel 1999, con l'acquisto di un immobile in via Toledo, si arrivò all'inaugurazione del primo Alcott megastore. Il successo sul mercato internazionale scaturisce anche dall'acquisizione del marchio Gutteridge & Co., fondato dallo scozzese Michael Gutteridge nella Napoli di fine 800. Il gruppo, che ha sede all'interno del Cis di Nola, vanta un fatturato di circa 300 milioni di euro, con una forza-lavoro di 1200 dipendenti ed è presente in 7 Paesi con 204 punti vendita, compresi quelli in franchising. Gli store Alcott si trovano oggi nelle principali arterie dello shopping. «Nel 2020, nonostante i negozi chiusi e la pandemia, noi - fanno sapere dal Gruppo - non ci siamo fermati e, con i marchi Alcott e Gutteridge, siamo andati avanti raggiungendo grandi risultati. Abbiamo aumentato gli investimenti in ambito digital, rendendo i nostri siti e-commerce sempre più veloci e performanti. Abbiamo approfittato delle chiusure dei negozi per intraprendere dei restyling di store importanti come Alcott in Via Toledo, Alcott in Corso Vittorio Emanuele a Milano, lo store di Roma e altri, al fine di renderli più efficienti dal punto di vista dei consumi energetici, e quindi più sostenibili. Il marchio Gutteridge ha scelto come testimonial Stefano De Martino per la campagna S/S 21 che racconta l'amore di Stefano e di Gutteridge per la propria terra». E lo stesso Colella sottolinea che «la pandemia ci ha spronati a migliorare e a guardare il futuro con occhi diversi». Il legame con la città sembra caratterizzare anche il piano dell'imprenditore per la realizzazione di un hotel a Palazzo Caravita di Sirignano. I dettagli dell'operazione non sono noti. Ma una struttura ricettiva di rilievo in un edificio storico, a pochi passi dal lungomare di Napoli, sembra un'ottima idea. 

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