POMPEI - Per salvare i grandi eventi il sindaco di Pompei ricorre alla legge 96 del 2017 che consente ai privati di «affittare» i vigili. Visto il perdurare della vertenza in atto, tra caschi bianchi e amministrazione, che limita la presenza dei municipali in strada mettendo a rischio concerti, manifestazioni e sagre, perché non ci sono soldi per pagare gli incentivi, il comune corre ai ripari e stila un tariffario ad ore. Così i caschi bianchi anche a Pompei, dopo Salerno, Forte dei Marmi, Agrigento, Alcamo, Rovigo ed altre città turistiche, sono in «affitto».
Il consiglio comunale ha approvato le tariffe orarie: da 17,91 centesimi ai i 35,76. Il compenso orario varia a seconda del grado ricoperto dall'agente municipale, dai giorni delle prestazioni, (se festivi o feriali), e dagli orari, (se diurni o notturni). L'importo delle tariffe è calcolata secondo la retribuzione oraria della prestazione di lavoro straordinario del personale da impiegare secondo il vigente contratto collettivo nazionale di lavoro - comparto funzioni locali 2016/2018 - comprensiva degli oneri a carico del comune di Pompei. In affitto, anche, i mezzi dei caschi bianchi: 50 euro al giorno per la macchina, (in alternativa 5 euro l'ora); 40 euro per la moto (4 euro l'ora). Un prezzario più economico per i giorni feriali e più alto per quelli festivi, i «livelli contrattuali» che incidono sulle tariffe, il costo dell'auto o della moto, più conveniente se prese a giornata intera ma più care se noleggiate ad ore. La chiesa è esente dal pagamento del servizio. Le prestazioni erogate dal comando di polizia municipale escluse dal tariffario, e quindi a totale carico del comune, sono le processioni, le celebrazioni e le ricorrenze civili o religiose. Con tale atto l'ente di piazza Bartolo Longo definisce i costi dei servizi assicurati dai vigili urbani per manifestazioni ed eventi, di carattere privato, che incidono sulla sicurezza e sulla fluidità della circolazione stradale nel territorio comunale, ma che comunque assicurano un introito economico per gli organizzatori e promotori.
«Si tratta ha spiegato il sindaco Pietro Amitrano di un atto importante che ci permette di non gravare sulle casse del comune tutelando il lavoro del nostro personale di polizia municipale. Pompei è una città dove eventi e manifestazioni di richiamo internazionale, molte volte gestite da privati, sono all'ordine del giorno. E i vigili urbani devono poter assicurare il servizio adeguato alla cittadinanza senza che però a pagare sia solo il comune, visto che poi i privati si assicurano un introito economico. Il regolamento approvato dal consiglio è il prodotto di una bella e importante collaborazione tra consiglieri di maggioranza e minoranza, che dimostra che quando c'è da lavorare per la nostra città si riesce pure a camminare fianco a fianco». Il «tariffario dei vigili urbani» , in vigore da oggi, è uno strumento valido per porre fine, anche, al contenzioso in atto tra amministrazione comunale e caschi bianchi sul mancato pagamento degli «interventi straordinari», da parte dell'ente, per la mancanza di liquidità del fondo di produttività. Dallo scorso marzo anche Salerno ha adottato il sistema dei vigili in «affitto». I comuni attuatori si sono avvalsi dell'articolo 22 della legge 96 del 2017 che recita «le spese del personale di polizia locale, relative a prestazioni in materia di sicurezza e di polizia stradale necessarie allo svolgimento di attività e iniziative di carattere privato che incidono sulla sicurezza e la fluidità della circolazione nel territorio dell'ente, sono poste integralmente a carico del soggetto privato organizzatore o promotore dell'evento».
Grandi eventi agli Scavi di Pompei: ora i vigili urbani sono in affitto
di Susy Malafronte
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Mercoledì 10 Ottobre 2018, 12:00
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