Il mercato immobiliare oggi
«Il mattone è un bene rifugio»

Il mercato immobiliare oggi «Il mattone è un bene rifugio»
Giovedì 2 Aprile 2020, 19:14
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Prezzi stabilizzati e crescita del mercato dopo la crisi del 2008, questo era l’ottimistico quadro del settore immobiliare prima della pandemia, soprattutto grazie all’intervento delle banche che negli ultimi 18 mesi erogavano mutui con tassi di interesse allettanti. Con il risultato di una riscoperta sull’acquisto della casa come investimento o semplicemente per garantire un immobile  ai figli ancora adolescenti. Ma lo scenario è cambiato in poco più di un mese e il settore affronta la crisi con determinazione rimodulando l’approccio e le opportunità digitali fin ora non colte, e soprattutto preparandosi alla nuova stagione dopo il coronavirus.
 
La situazione è tale da incoraggiare ad utilizzare la tecnologia, per non fermare la macchina operosa e continuare il lavoro in modalità remota. E c’è di tutto tra i servizi digitali offerti: dagli appuntamenti da casa per consulenze di vendita del proprio immobile on line, visite virtuali di immobili là dove i filmati erano stati realizzati prima dei decreti, App da scaricare per valutazione immobile, video consulenza acquisto, fino a corrispondenza certificata. Stefano Mazza amministratore Leonardo Immobiliare, spiega. «La figura dell’agente immobiliare resta sempre primaria, sia nella visita dell’immobile, sia in tutte le fasi della compravendita, perciò è irrinunciabile la presenza fisica dell’agenzia e sebbene il lavoro in smart working ha avuto il suo effetto e sicuramente continuerà ad essere utilizzato lì dove utile e possibile, l’immobile va visto e l’agente immobiliare è un tramite fondamentale per trasferire informazioni circa la documentazione».

Visione più o meno condivisa per Raffaele Nicolini Patrimoni Immobiliare. «Per quanto riguarda l’immediato i contatti si sono ridotti notevolmente diciamo che siamo arrivati al 10% e si riduce a una semplice richiesta di informazioni o scambi di e-mail e si rinvia tutto ad un momento successivo per una visita all’immobile. Per il futuro si dovrà uscire con le mascherine, non si dovrà salire in ascensore con i clienti ed evitare gli spazi stretti. Bisognerà tener conto nel fissare gli appuntamenti del numero di persone che si incontreranno e se gli spazi a disposizione consentiranno un distanziamento sufficiente. Sara più complicato far visionare le case occupate dei proprietari perché bisognerà fare molta attenzione, anzi nelle prime fasi penso che molti eviteranno di fissare gli appuntamenti se non con le necessarie precauzioni. Al momento però sono solo previsioni di noi operatori che quanto prima vorremmo riprendere a lavorare».
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