8 dicembre a Napoli, record di turisti tra i Decumani: «Così riparte l'economia»

Le botteghe di San Gregorio piene di turisti
Le botteghe di San Gregorio piene di turisti
di Alessandra Martino
Mercoledì 8 Dicembre 2021, 14:31 - Ultimo agg. 9 Dicembre, 07:13
4 Minuti di Lettura

Sedici giorni a Natale, ma a San Gregorio Armeno è stato, ancora una volta, un giorno di festa “sold-out”. La folla delle grandi occasioni, o quasi, con migliaia tra turisti e napoletani che hanno affollato la stradina dei pastori, facilitati anche dal tempo nuvoloso che però ha detto senza pioggia. 

«È tradizione per noi venire in occasione della festa dell’Immacolata a San Gregorio Armeno per scegliere gli ultimi addobbi», racconta un turista. Il centro storico di Napoli anche per la festa dell’Immacolata si conferma meta imperdibile. Ancora una volta la bellezza di San Gregorio Armeno, anche quest’anno, conferma Napoli capitale europea della tradizione presepiale, con il suo cuore pulsante, come tappa irrinunciabile per i turisti. 

Non è mancata anche in questa giornata di festa, dunque, la visita alla 150esima edizione della Fiera di San Gregorio Armeno, nel pieno rispetto del dispositivo imposto dal Comune di Napoli per evitare assembramenti tra le vie dei pastori.

Ma ciò non basta, i dissapori tra i vari artigiani delle botteghe continuano: 

«Ci sono tantissimi turisti anche questa mattina ma il nuovo dispositivo emesso dal Comune sulle mobilità penalizza noi e gli stessi turisti – afferma Marco D’Auria, proprietario di una bottega di San Gregorio Armeno – Capiamo che è invitabile però potevano esserci ulteriori soluzioni. Mi dispiace che non ci sia un’elasticità da parte dell’ordine pubblico. L’unica cosa che mi sento di chiedere all’amministrazione è di venirci a trovare tra le botteghe, così, da riuscire a capire e notare da vicino il problema di cui stiamo parlando io e gli altri colleghi di San Gregorio». 

«Vorremmo un confronto totalmente pacifico, la nostra categoria è simbolo di cultura e arte ed è vanto della nostra città e dell’Italia. San Gregorio Armeno è unica nel mondo, si potrebbe togliere qualche paletto burocratico e aprire un confronto diretto con gli attori della città - sottolinea D’Auria - Questo potrebbe essere beneficio per la strada, per noi artigiani e per il Comune di Napoli». 

Video

L’ordinanza relativa alla mobilità del Centro Storico prevede il senso unico pedonale in via San Gregorio Armeno - dall'intersezione con via San Biagio dei Librai/vico Figurari, in direzione Piazza San Gaetano nei giorni più caldi delle feste. 

A San Gregorio Armeno gli artigiani creano, espongono e vendono tutti personaggi della tradizione classica del Natale: vere e proprie opere d’arte, frutto del lavoro di famiglie artigiane che si tramandano il mestiere da intere generazioni.

Nell’immaginario collettivo, l’8 dicembre, il giorno dell’Immacolata, è la ricorrenza che inaugura il periodo delle celebrazioni natalizie, tant’è vero che la maggior parte degli italiani trascorrono questa giornata di festa ad allestire l’albero di Natale e il presepe.

«Noi non vendiamo abiti, noi vendiamo sculture, per scegliere un pastore, una natività, devi guardarne tante e poi fare una scrematura per la scelta. Non vedi la prima natività e t’innamori. Devi valutare la qualità, i prezzi e i gusti personali. In settimana quando non c’è il senso unico i turisti riescono a comprare facilmente perché hanno la possibilità di scegliere e di ritornare nella bottega. Questa settimana sono ritornati 2-3 volte almeno 5 turisti dopo il giro di perlustrazione - racconta Marco - Il dispositivo, chiaramente questo non lo permette e ti ritrovi alla fine a comprare o nel primo negozio o nell’ultimo se i turisti sono convinti di voler comprare». 

Tra la scelta di un pastore e una natività, si intravedono turisti a gustare le specialità culinarie del posto. Il giorno dell’Immacolata rappresenta un’occasione per scoprire le tradizioni e i festeggiamenti, dove la fede e l’arte si fondono nello scenario natalizio partenopeo, dove un ruolo di rilievo è ricoperto anche dalla tradizione culinaria che, come ogni ricorrenza che si rispetti all’ombre del Vesuvio, ha il suo dolce speciale: il roccocò. 

Una cosa è certa: nonostante la via dei presepi è in un polverone di chiacchiere continua ad essere la prima scelta dei turisti, perché seppur tanto discussa continua a non perdere la sua atmosfera magica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA