La regione con la maggiore incidenza di donne ingegnere iscritte all’albo è la Sardegna, in cui circa un quarto degli ingegneri è di sesso femminile. Campania, Veneto e Molise risultano, al contrario, le regioni in cui il tasso di presenza femminile supera di poco il 10%. Relativamente agli Ordini (non tutti i laureati in ingegneria sono tenuti a iscriversi all'Albo, in quanto l'obbligo sussiste solo per i liberi professionisti e per i dipendenti che svolgono atti peculiari dell'ingegnere) risulta che a Napoli, secondo Ordine d’Italia per numero di iscritti dopo Roma, il dato percentuale delle donne ingegnere è più basso rispetto alla media nazionale, seppure in aumento rispetto al 2014. Secondo i dati aggiornati al 2017 risultano iscritte agli Ordini della Campania 2.869 ingegneri donne, di cui circa il 50% a Napoli. “Comunque – sottolinea Paola Marone - la presenza delle donne negli organismi istituzionali della nostra professione è cresciuta: avevamo nei consigli campani undici rappresentanze, prima del recente commissariamento dell’Ordine di Salerno. Oggi siamo in sette e diverse colleghe sono presidenti di Ordini provinciali. Addirittura l’Ordine numericamente più consistente in Italia, Roma, è presieduto da Carla Cappiello, recentemente confermata di nuovo al vertice”.
A Napoli c'è una vice presidenza al femminile. Ed è significativo sottolineare che i due Ordini, Roma e Napoli, che da soli annoverano il 15% degli ingegneri italiani, esprimano cariche apicali al femminile. Sul versante delle pari opportunità, ricorda Paola Marone, “L’Ordine degli Ingegneri di Napoli ha fatto da apripista nel mondo delle professioni. Proprio per facilitare l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro fin dal 1996 è stata istituita la Commissione per le Pari Opportunità dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, un’esperienza pilota e d’avanguardia, nella nostra città, di cui sono stata responsabile per 17 anni. La parità di genere, infatti, occupa un posto di rilievo tra gli impegni dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, unitamente al riconoscimento del valore della professionalità delle donne. Nel 2011 è stato promosso un protocollo d’intesa tra il Comune di Napoli e gli Ordini Professionali per la costituzione di un tavolo di concertazione finalizzato a rafforzare la collaborazione fra Enti e Istituzioni”. Grazie all’operato della commissione si è dato vita a innumerevoli iniziative finalizzate alla realizzazione di attività di formazione, informazione, orientamento e tutoraggio per le donne, anche cercando un colloquio costante con le Istituzioni, il mondo delle Imprese, la Politica, le Amministrazioni locali, il mondo dell'Università, le Associazioni di categoria e le altre professioni.
Per garantire le pari opportunità, la ricerca ricorda il recente protocollo sottoscritto nel dicembre scorso dal Consiglio nazionale degli ingegneri relativo all’implementazione del portale ProRete PA dedicato alla raccolta dei profili di risorse femminili. E’ nato per favorire la ricerca di professionalità femminili, visto che con l’entrata in vigore della legge 120/2011 gli organi sociali delle società quotate devono riservare una quota dei propri membri al genere meno rappresentato: le donne.
“L’obiettivo che ora intendiamo perseguire – rileva Paola Marone - è ora di rendere obbligatorio il ricorso a questa banca dati e diffonderne la conoscenza e l’utilizzo fra tutte le nostre colleghe e le professioniste.
Inoltre, in sinergia con le altre professioni, sarebbe utile promuovere con la Regione Campania un corso di formazione rivolto a tutte le professioniste che aspirano ad occupare posti nei consigli di amministrazione”. Altra proposta che va sviluppata è quella di una banca dati delle competenze ingegneristiche al femminile che possa incrociare domanda e offerta di lavoro anche al di fuori della pubblica amministrazione. “Intendo infine proporre – conclude Paola Marone - che l'Ordine di Napoli e quello di Roma (i due più rilevanti d'Italia in termini di iscritti, come accennato prima) promuovano una pubblicazione – consultabile on line – che documenti i successi ottenuti dalle donne nell'ambito della ricerca scientifica e delle professioni ad alto impatto tecnico e tecnologico. Tale pubblicazione potrebbe anche essere adottata come libro di testo per le scuole medie, contribuendo quindi al diffondersi di una cultura delle pari opportunità anche fra le giovani generazioni.