Ischia, cento giovani aziende per risollevere la zona rossa

Ischia, cento giovani aziende per risollevere la zona rossa
di Davide Cerbone
Sabato 1 Dicembre 2018, 12:00
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Cento palloncini per dipingere l'orizzonte con i colori della speranza. Cento idee che si librano in volo nel cielo sopra Ischia. Cento nuove imprese per sospingere un'unica grande impresa chiamata rinascita, nell'isola ferita dal terremoto.

Ad oltre un anno dal sisma, l'assessorato al Lavoro della Regione Campania porta nell'Isola Verde la sfida di un'occupazione che non attende, ma osa. E sceglie di piantare cento nuovi semi nella fertile terra emersa al largo delle coste napoletane.

L'evento è fissato per il prossimo 6 dicembre l'hotel Manzi di Casamicciola, in quell'occasione sarà sull'isola anche l'assessore regionale al Lavoro Sonia Palmeri assieme a diversi consiglieri regionali, con il commissario per l'emergenza Giuseppe Grimaldi e i sindaci ischitani.
 
In quell'occasione saranno invitate tutte le categorie di impresa e gli istituti scolastici isolani, sarà dalle 13 il luogo della prima scrematura: gli esperti di Invitalia valuteranno in tempo reale le proposte dei giovani ischitani in un confronto faccia a faccia che sarà l'occasione per una verifica preliminare di fattibilità. Ma la giornata comincerà alle 11 all'Istituto tecnico Mattei, dove è in programma il confronto pubblico dal titolo «I passi giusti per il lavoro». Un'ora più tardi, alle 12, il simbolico lancio dei palloncini. Quello previsto per il prossimo giovedì viene considerato a Santa Lucia come una sorta di inno al lavoro: «Abbiamo voluto portare nella zona rossa una proposta che promette di creare tante occasioni concrete - spiegano dagli uffici della Regione -. L'abbiamo chiamata Cento selfie da Ischia, per sottolineare la voglia di combattere lo spopolamento, rafforzando il senso di identità e il legame con la propria terra. Per questo abbiamo stanziato 18 milioni, mettendo insieme due misure: una europea e gestita al livello regionale, Garanzia giovani, che va nella direzione dell'auto imprenditorialità, quella che chiamiamo selfemployment, destinata ai neet, ragazzi di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano; l'altra, nazionale, si chiama Resto al Sud ed è rivolta agli under 35 delle sei regioni meridionali».

Nel corso della prima fase di «Garanzia giovani», dal 2015 fino a pochi mesi fa, sono stati utilizzati tutti i 191 milioni disponibili, dando vita a 467 aziende con un indotto che coinvolge circa mille giovani. Attualmente, grazie alla nuova fase, che mette a disposizione per le varie misure 221 milioni, si punta alla creazione sull'isola di cento nuove aziende: prestiti a tasso zero e senza richiesta di garanzie per un importo fino a 50mila euro.

Opportunità legate a doppio filo con la creatività e all'intraprendenza. Caratteri tipici di un popolo che un po' per destino, un po' per vocazione ha imparato ad aguzzare più di altri l'ingegno. Non a caso, tra le venti regioni italiane la Campania è al primo posto per numero di progetti finanziati per l'auto-impresa: il 48 per cento delle proposte scelte da Invitalia è concepita qui. Una quota che per «Resto al Sud» si abbassa di appena due punti, toccando il 46 per cento. «I giovani campani hanno rinunciato all'idea del posto fisso, ma in compenso sono animati da ottime idee che coniugano innovazione e tradizione: ecco perché Invitalia qui corre subito», spiegano con orgoglio dall'assessorato. Le imprese già avviate, dal 2015 ad oggi, sono 467: si va dalle scarpe fatte a mano alla tappezzeria online. Mentre a Ischia c'è chi vuole aprire uno zoo. Una vivacità che conferma una proverbiale inclinazione tutta partenopea sviluppata nei secoli, in una sorta di adattamento funzionale alle avversità e alle dominazioni. «Attivare una nuova rete imprenditoriale ad Ischia è un modo per sostenere in modo significativo l'economia, la ripresa e dunque la vita dell'isola», rimarcano dall'assessorato al Lavoro.

Ma non è tutto. Questa iniezione di fiducia e di occasioni è accompagnata da un'altra buona notizia: l'apertura ad Ischia Porto di un nuovo Centro per l'impiego, in attesa che quello di Casamicciola, danneggiato dal sisma e chiuso dall'agosto dell'anno scorso, possa tornare agibile. «Anche così abbiamo voluto manifestare la nostra vicinanza alla popolazione. Finalmente i cinque dipendenti e i 65mila utenti ischitani non dovranno più andare a Pozzuoli: è molto importante per chi lavora e per chi cerca lavoro», dicono con orgoglio dall'assessorato al Lavoro della Campania.
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