Whirlpool Napoli, gli operai con i campioni di nuoto: «Noi lottiamo come loro»

Whirlpool Napoli, gli operai con i campioni di nuoto: «Noi lottiamo come loro»
di Bruno Majorano
Domenica 29 Agosto 2021, 10:00 - Ultimo agg. 30 Agosto, 07:31
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«La nostra vita è come il nuoto. Questo momento ci serve per prendere fiato. Prendere energie per lottare e andare avanti», Vincenzo Accurso, Rsu Ulim della Whirlpool, non ha dubbi. Lo racconta col il sorriso sulle labbra, tra l'emozione per l'abbraccio e le parole di Lorenzo Zazzeri (argento alle Olimpiadi di Tokyo nella staffetta italiana 4x100) e quella per le gare della Isl che stanno per iniziare. Vincenzo è in tribuna alla Scandone: sediolini rossi, quelli riservati ai vip. Perché per una volta, lui e le altre famiglie dei lavoratori della Whirlpool sono accolti con il tappeto rosso. Ospiti d'onore per il terzo giorni della Isl, la International Swimming League, la Champions del nuoto mondiale che fino al 30 settembre fa tappa a Napoli. 

«È stato tutto molto spontaneo e naturale. Siamo stati contattati da Andrea di Nino, che è l'organizzatore dell'evento. Mi ha detto che conosce la nostra vertenza e tutte le problematiche del nostro caso. Ci ha detto che le iniziative per il sociale sono parte integrante del progetto Isl e che averci qui sarebbe stato bellissimo», racconta ancora Accurso. E infatti alle 17.30, mezzora prima dell'inizio delle gare, sono tutti lì. 30 persone circa, adulti e bambini, per un pomeriggio diverso, da vivere tra sport e famiglia. «L'invito è stato aperto a tutti, perché questi due anni di lotta e resistenza ricadono anche sui figli e sulle famiglie». Ad accoglierli in tribuna, Lorenzo Zazzeri che non solo si è fermato per un saluto e qualche battuta con gli ospiti speciali, ma ha anche posato con la maglia dei lavoratori. «Whirlpool, Napoli non molla», è la scritta rossa che campeggia sul fondo bianco della t-shirt. Tanti autografi e soprattutto l'abbraccio dei tifosi più piccoli, quelli che per la prima volta si avvicinano ad un evento così importante come la Isl di nuoto. «Per noi è importante essere qui», puntualizza Accurso. «Perché in contesti sportivi importanti come le Universiadi abbiamo urlato la nostra rabbia, mentre qui siamo stati invitati, abbiamo trovato uno sport che ci tende la mano. È bellissimo. Un momento di distensione per le famiglie che allo stesso tempo sponsorizza la lotta e riconosce l'importanza del lavoro. D'altra parte lo sport rappresenta i valori migliori, la parte bella dello sport mette in primo piano l'importanza della competizione nel modo sano», aggiunge Vincenzo. «Sono contento che abbiano passato due ore in serenità senza pensare ad altri problemi», racconta Andrea Di Nino, manager della Isl. 

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Per una volta sono presenti per festeggiare, esultare e non manifestare. Le proteste restano fuori dal contesto sportivo e divertente della competizione della Isl. E poco importa chi ci sia nelle corsie in gara, se c'è il super campione olimpico Caeleb Dressel (5 ori a Tokyo qualche settimana fa) o la giovane promessa del nuoto mondiale: si fa il tifo un po' per tutti, indistintamente dai colori. All'appello manca Federica Pellegrini con i suoi Aqua Centurions, perché quella di ieri non era la loro giornata di gare, ma non conta. «Tifiamo per lo sport», specifica Accurso. «E per rivendicare i nostri valori attraverso questa finestra importante per i nostri diritti».

I bambini sono rapiti dalla coreografia che «ricorda una navicella spaziale», dice uno di loro. Le gare, ovviamente, rappresentano la cornice ideale. Spuntano le bandiere dei sindacati, qualche cartellone per i beniamini di turno, ma il tifo è a 360 gradi. Tutti uniti, tutti sorridenti. Le due ore volano via, veloci, come le bracciate di Dressel - l'uomo più atteso - che dal canto suo trascina il pubblico con il suo carisma coinvolgente. Non vince, ma stravince, consentendo ai suoi Cali Condors di conquistare il primato di giornata. 

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