Isolotto di San Martino, approvato il piano urbanistico: rinascita tra mare e turismo

Isolotto di San Martino, approvato il piano urbanistico: rinascita tra mare e turismo
di Giovanni Chianelli
Mercoledì 3 Giugno 2020, 08:30
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Dopo quarant'anni Monte di Procida ha un nuovo Piano urbanistico comunale, approvato il 29 maggio scorso. Il Puc avrà effetti sull'assetto urbanistico, residenziale e imprenditoriale del comune flegreo, nonché su quello ambientale. Tra le grandi novità del piano c'è il rilancio dell'isolotto di San Martino, da tempo inaccessibile.

Dal 2014 il tunnel che dalla frazione Cappella, attraversando la montagna che dà il nome al paese, consentiva di arrivare sull'isola è chiuso. E dal marzo 2017 il ponte che superava l'acqua, dopo la galleria, è franato. Una mareggiata, accompagnata da un vento terribile che per una notte picchiò sulla struttura. E anche anni di incuria, gli stessi che nel giugno 2016 portarono a diverse frane sulla spiaggetta interna dell'isolotto.

Che invece da oggi potrà ripartire: «Rafforzamento del ruolo dell'isolotto di San Martino in un'ottica di sviluppo turistico di eccellenza pienamente sostenibile sotto il profilo paesaggistico ed ambientale» si legge nell'indice del piano. Poi vengono indicati quali potranno essere gli interventi: «Per i manufatti esistenti è consentito il recupero, al fine della realizzazione di un complesso turistico di eccellenza. È altresì consentita la riattivazione dell'approdo esistente». L'isolotto potrà dunque tornare ad essere un'attrazione, un po' come avveniva nel secolo scorso, quando nei suoi locali i manufatti indicati dal piano - si esibivano Mina, Peppino Di Capri, Nicola Di Bari, Peppino Gagliardi, mentre qualche montese giura che la «Rotonda sul mare» cantata da Fred Bongusto sia proprio quella che si vede nelle foto in bianco e nero, quando l'isola era ancora aperta. Il rilancio avverrà nel rispetto della natura: «Il piano, per l'isola, persegue gli obiettivi di valorizzazione e la tutela delle componenti peculiari geologiche, vegetazionali e paesistiche, preservando sia la tipicità dei paesaggi sia conservando l'integrità e la fertilità».
 


Soddisfazione da parte del sindaco di Monte di Procida, Giuseppe Pugliese: «Il Puc mancava da quattro decenni. Lo abbiamo studiato a lungo, mira a cambiare la nostra economia in chiave turistica e ambientale». Mobilità sostenibile ed emissioni zero al primo posto, dice il sindaco: «Il piano, nel medio e lungo periodo, prescrive anche la fine della circolazione delle auto nella zona alta, con la creazione di parcheggi nella parte bassa e la realizzazione di ascensori orizzontali e verticali».

Tra le novità l'arretramento degli chalet sulla via Panoramica, recentemente inserita da una rivista statunitense tra le tre più belle vedute del Mediterraneo. E chiaramente grande attenzione avrà l'isolotto, assicura Pugliese: «Vogliamo che San Martino rientri nel sistema turistico delle isole del Golfo. Con questo piano provvediamo al ripristino degli edifici esistenti, senza costruire altro, e del molo. Poi attiveremo la ristrutturazione del ponte, incidentato dalle mareggiate». La galleria, come tutta la montagna, è di proprietà privata: «Ma lo stesso l'abbiamo fatta rientrare nel Puc. L'intervento complessivo dovrebbe essere intorno ai 14 milioni» dice Pugliese.

L'idea è quella di attirare capitali privati che possano investire sull'isola, e per questo, annuncia il primo cittadino, a breve ci sarà un bando ad hoc. Pugliese guarda anche alla storia del luogo. Nella prima guerra mondiale l'isolotto divenne base di collaudo dei siluri prodotti a Baia: «Si potrebbe pensare al vecchio silurificio come un museo. In generale sarebbe bello farne un luogo incantato, stile anni '50. Crediamo molto alla narrazione del paesaggio». Nel 1950 Antimo Esposito acquistò il tunnel che era di proprietà della Marina militare e ottenne in concessione per oltre mezzo secolo anche l'isolotto. Esposito guardava lungo: ne fece un'attrazione turistica, frequentata fino agli anni '90.
Nel 2014 San Martino tornò nelle mani del comune di Monte di Procida. Il figlio di Esposito, che ha lo stesso nome del padre, e che tuttora detiene la titolarità del tratto di montagna, plaude all'impegno del Comune: «Sono sicuro che il nuovo piano possa attirare grossi capitali, e questo andrà a vantaggio dell'economia locale». 

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