Napoli, Jorit disegna Antonio Cardarelli: l'omaggio al medico sul muro dell'ospedale

Napoli, Jorit disegna Antonio Cardarelli: l'omaggio al medico sul muro dell'ospedale
di Rossella Grasso
Giovedì 21 Marzo 2019, 14:40 - Ultimo agg. 16:58
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Dopo aver disegnato un graffito nell'ora d'aria del carcere di San Vittore a Milano con i ragazzi detenuti grazie a un progetto curato e voluto fortemente dal cantante Ghali, Jorit è tornato a Napoli e subito si è messo all'opera. Questa volta il muro prescelto è all'Ospedale Cardarelli, accanto al padiglione storico. Il protagonista non poteva che essere Antonio Cardarelli, il luminare della medicina nato il 29 marzo 1831 a Civitanova del Sannio a cui è intitolato l'Ospedale più grande del Sud Italia. In queste ore Jorit è all'opera per il suo «Antonio» ma il volto del medico è già ben definito.
 
 

Come è nel suo stile, Jorit nei giorni scorsi ha fatto comparire sulla parete una lunga scritta, citazione della Costituzione Italiana in merito alla salute pubblica: «La Repubblica tutela la salute come diritto dell'individuo e interesse della collettività mediante il servizio Sanitario Nazionale. La tutela della salute fisica e psichica deve avvenire nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana. Il servizio Sanitario Nazionale è tenuto al mantenimento ed al recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione, senza distinsione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l'eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio». 
 

Sulla scritta dopo poco sono comparsi i tratti del volto di Cardarelli. Un murales che sta emozionando tanto il personale sanitario dell'Ospedale e i pazienti che rivedono in quell'immagine un pezzo di storia della sanità e la celebrazione di un diritto fondamentale, che i sanitari si impegnano quotidianamente a garantire, nonostante le mille difficoltà, e che fa sentire i pazienti tutelati. «Un diritto fondamentale attualmente minacciato dalle contingenze politiche ed economiche, locali e nazionali», dicono alcuni medici. 
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