La città di Quarto omaggia Diego Armando Maradona con un nuovo murale dell'artista Jorit in piazzale Europa, dove nel 2017 aveva già dipinto il calciatore Marek Hamsik. Oggi, alle 18, si svolgerà l’inaugurazione del murale che reinterpreta una vecchia foto del 1982 del «Dios Umano».
Anche nella sua ultima opera, come nei più famosi murales di Jorit, potrebbero essere nascoste scritte, parole e frasi che ne ampliano il significato. Nomi di persone del luogo, testimonianze e motti rivoluzionari celati sapientemente dall’artista alla luce del Sole, aiutato spesso dai componenti della sua crew, Tukios e Calaveras. Alcuni tra i messaggi nascosti più significativi sono comparsi anche nel celebre ritratto di Diego a Ponticelli, come «Hasta siempre» o «Tagliateci la testa col machete» e «Meglio sparare che sparire» nel murale di Ernesto Che Guevara. «Le vele urlano!» e «Scampia chiede lavoro» compaiono invece in quello di Pier Paolo Pasolini.
I messaggi sono nascosti ovunque sul volto ma quelli più importanti si trovano negli occhi, dove le persone inizialmente indirizzano il loro sguardo, creando empatia con il soggetto. Si tratta di scritte difficili da notare perché hanno tonalità di colore molto simili allo sfondo del murale e quindi non sono visibili né ad occhi nudi né con teleobiettivi e droni; questo accade soprattutto perché spesso dipinte in modo non lineare e possono essere oblique o a zig-zag.
I messaggi scoperti erano lì da sempre, in attesa di essere scoperti. È stato durante la postproduzione di alcune foto che Vincenzo De Simone, psicologo e fotografo partenopeo, ha notato questi strani segni sui murales estremamente importanti per capire il significato dell’opera. Ha iniziato così a fotografare ad uno ad uno tutti i murales realizzati dall’artista creando così il primo archivio fotografico al mondo di murales e messaggi nascosti di Jorit consultabile sul sito web del suo progetto “La gente di Napoli - Humans of Naples”.
I messaggi sono quasi frutto di un gioco, nati com’erano per impiegare il tempo.