Khamenei «impiccato» al Vomero: D'Agostino rimuove in anticipo l'installazione

L'opera aveva allarmato molti residenti nel quartiere collinare

Ruben D'Agostino
Ruben D'Agostino
di Emiliano Caliendo
Venerdì 27 Gennaio 2023, 19:59 - Ultimo agg. 28 Gennaio, 07:21
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Si è creato un piccolo caso al Vomero intorno all’«Altalena della Libertà» creata dall’artista Ruben D’Agostino. Un’installazione temporanea che ha allarmato diversi cittadini del quartiere collinare, anche sui social. In molti hanno manifestato il timore che l'opera - composta da una sagoma di cartone raffigurante l’Ayatollah Khamenei impiccato, con il cappio in corda che sull'altro versante dell'albero a cui è stato legato, costituiva un'altalena con sopra un bambolotto a simboleggiare la libertà repressa – potesse scatenare qualche rappresaglia da parte di qualche fanatico islamista.

La sagoma di Khamenei nell’arco di 24 ore è stata infatti strappata da qualche passante e mercoledì mattina c’è stato addirittura un veloce sopralluogo delle forze dell’ordine per capire cosa fossero quegli oggetti legati a un albero nello slargo di via Enrico Petrella, all’angolo con via Francesco Cilea.

Un cittadino spaventato ha d’altronde scritto direttamente al maestro d'arte civica D’Agostino. «Sicuramente ricorderà i tragici risvolti, di non molti anni fa, in territorio francese, legati alle produzioni di Charlie Hebdo. La invito, pertanto ed informalmente, a riflettere sulla possibilità di rimuovere l’opera. Visto che vivo al Vomero con i miei bambini e sa bene quali potrebbero essere le reazioni della comunità musulmana locale alla sua provocazione». Chiaramente, lo sfogo di un padre di famiglia preoccupato.

L'autore ha dunque deciso di anticipare i tempi di rimozione dell’installazione, motivando così al sito de Il Mattino la sua decisione: «In realtà - spiega Ruben - anche se era un’installazione da me concepita in maniera temporanea, ha sortito un effetto negativo in alcuni cittadini, anche legittimamente. Siccome volevo inneggiare alla libertà personale e alla pace e non voglio assolutamente che venga interpretato come una limitazione alla libertà personale, ho deciso di rimuoverla. Mi ritengo comunque soddisfatto perché il messaggio è arrivato a tanti ed è stato percepito. Alcuni cittadini, però, tra cui uno in particolare, in maniera molto gentile devo dire, mi hanno chiesto se potessi prendere in considerazione di rimuovere l’altalena, avendo paura che la mia installazione potesse scatenare ritorsioni da parte di qualche estremista sulla popolazione civile. La rimozione, essendo l’installazione temporanea, era già in programma. Ho deciso – prosegue Ruben - di farlo in maniera anticipata perché non voglio che nessuno si senta in pericolo. Io che sono stato il portavoce della libertà personale non voglio che quella di qualcun altro venga limitata».

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Il 42enne designer napoletano, vomerese doc, specifica che il suo non voleva essere «un attacco all’Islam ma ad una persona che in questo momento rappresenta una repressione inumana e appartenente al Medioevo, relegando così la ragione in un angolo». «Il mio augurio – è stata la conclusione dell'artista - è che con la stessa solerzia con cui ci si è preoccupati nel sottolineare qualcosa che avrebbe potuto mettere in pericolo la libertà personale, vorrei che tutti i cittadini che si ritengono essere umani liberi, possano denunciare con la stessa fermezza quello che accade in questa città. L’abbandono di rifiuti, la maleducazione che oggi impera in città, la sosta in seconda fila. Con la stessa forza con cui si è criticata la mia installazione, si critichi anche ciò che non va in questa città. Ci sono guerre da combattere anche qui, dati i nostri problemi».

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