L'estate a Napoli: anche i babà e lo street food si adeguano al caldo

L'estate a Napoli: anche i babà e lo street food si adeguano al caldo
di Delia Paciello
Lunedì 14 Agosto 2017, 17:33 - Ultimo agg. 17:54
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Napoli è una città da vivere appieno, utilizzando tutti e cinque i sensi. E così anche il gusto trova largo spazio, per assaporare tutte le delizie della nostra terra, quei sapori unici che solo Napoli sa regalare. Qui, dove continuamente si uniscono tradizione e inventiva tipica del Dna napoletano per presentare ogni volta un mix sempre nuovo fra passato e presente.
 
 

Sempre sul pezzo i napoletani: d'estate anche il babà si trasforma per permettere ai turisti di assaggiarlo durante la passeggiata per il centro storico. Così si trasferisce in un bicchiere con fresche creme a vari gusti in un mix di nuovi e antichi sapori. È l'idea di Salvatore Capparelli, pasticcere storico di piazza San Gaetano. Il babà per lui è tradizione, una vecchia ricetta tramandata da generazioni e generazioni nella sua famiglia dal 1700. Ma oggi, invaso dai turisti, ne offre delle rivisitazioni.
 
 

E proprio in vista dell'estate e del turismo crescente, per ricordare tutte le meraviglie tipiche di questa città propone ai nuovi visitatori il Golfo di Napoli nella versione più dolce possibile: due grossi babà diventano colline, quelle del Vesuvio, che poggiano sul mare caratteristico delle nostre terre. «La soddisfazione più grande è quando i turisti vogliono assaggiare i dolci tanto rinomati della nostra tradizione, dal babà alla sfogliatella. Io propongo la versione classica, ma anche quelle nuove, e i loro occhi un po’ titubanti all’inizio si illuminano dopo il primo assaggio. È lì che riscopro ogni giorno la gioia del mio lavoro», racconta Salvatore. Ma con lui anche la musica diventa un dolce: nella pasticceria Capparelli si possono gustare delizie dedicate ad un'icona della città, Pino Daniele. E ogni canzone diventa una nuova creazione: Napul'è mille culur, 'O scarrafone e tutte le melodie più note prendono forma in una prelibatezza per il palato. Ma accadono anche cose strane: «Io mi domando come sia possibile che la statuetta di zucchero che raffigura Pino, messa accanto alle torte a lui dedicate, si gira di spalle, da sola ogni tanto come se volesse ricordare la nota timidezza dell'artista», racconta il pasticcere. 
 
Salvatore però non è l'unico che si adatta al caldo e ai tempi per soddisfare le richieste dei turisti. Lo street food si fa leggero per affrontare l'estate: non solo pizze a portafoglio e panini farciti, ora anche l'insalata ha un nuovo volto. É l'idea di Carmine Castello, da anni impegnato nell'ambito della ristorazione che per la sua prosciutteria Palicco che si trova dall'altra parte di piazza San Gaetano, ha inventato una ciotola di pane in cui servire l'insalata, per offrire un pasto veloce, fresco e leggero mentre si visita il centro storico. «Con questo caldo spesso ci chiedevano cose fresche, e noi abbiamo cercato di inventarci qualcosa. E anche una semplice insalata può diventare più sfiziosa nei vicoli di Napoli», racconta Carmine.
 
E per chi invece vuole fare soste più lunghe sono numerose le trattorie tipiche. Ma nuova è l’idea di quattro giovani napoletani che hanno deciso di rivisitare la cucina tipica mescolandola a quella internazionale. E così in via dei Tribunali da I Gerolomini si possono gustare le novità dello chef Francesco Frascione, socio del locale insieme a Nino Di Costanzo, Valerio Begonja e Alessandro Cerrone. Non solo piatti tipici, ma anche qualche stravagante variante per unire il sacro ed il profano, così come si presenta anche alla vista il loro locale. L’architetto Marianna Vittorioso ne ha curato i dettagli nei minimi particolari, tanto che le carte napoletane diventano un bancone, i caratteristici benauguranti corni dei portacandela, ma anche un arco fatto di libri per incorniciare i sapori rielaborati e offerti dal giovane staff della trattoria. Ed infatti il dipendente più anziano ha appena trent’anni: spazio ai giovani quindi, a coloro che hanno voglia di non abbandonare la loro terra e che scelgono di crederci e rischiare. Ma per fortuna pian piano cresce la consapevolezza di avere nelle mani un tesoro, che è la stessa Napoli. «Con qualche accortezza in più da parte del Comune per tenere pulite le strade e sorvegliarle si potrebbe esaltare maggiormente il grande patrimonio artistico e culturale delle nostre terre, ma anche i colori unici e le tradizioni. Così da offrire delle risorse per i giovani che cercano di farsi strada in quest'epoca difficile», sottolinea Francesco. Ma ora anche i turisti cominciano a scoprire le ricchezze di Napoli, città unica al mondo.
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