Napoli: piazza della Repubblica, un sistema innovativo per difendere il Monumento allo Scugnizzo

Napoli: piazza della Repubblica, un sistema innovativo per difendere il Monumento allo Scugnizzo
di Oscar De Simone
Venerdì 29 Gennaio 2021, 15:28 - Ultimo agg. 16:07
3 Minuti di Lettura

Prende sempre più forma la «nuova» Piazza della Repubblica tra viabilità alternativa, cantieri ancora in corso ed un innovativo sistema di conservazione per il monumento allo scugnizzo. Un opera realizzata nei primi anni sessanta che ricorda l'insurrezione popolare del 1943 contro l'occupazione nazi-fascista e che da tempo è stata smontata e restaurata. Un lavoro intenso su ogni singolo blocco che poco alla volta torna al centro dello slargo, accanto ad una singolare base in marmo che sarà il vero segreto della sua conservazione. Dopo il crollo del cosiddetto arco borbonico infatti, il tema della tutela dei beni culturali è tornato di grande attualità ed una soluzione – a quanto pare – potrebbe essere rappresentata proprio da questo basamento. Il sistema è semplice e riuscirebbe, attraverso dei meccanismi interni, ad ammortizzare e distribuire uniformemente il peso dell'opera in caso di terremoti o forti raffiche di vento. 

Video

«I tecnici al lavoro – afferma il consigliere della I Municipalità Francesco Carignani – hanno parlato di un sistema veramente innovativo ed utile ad una più lunga tutela del bene.

In questo momento e dopo quello che è accaduto sul lungomare con l'arco borbonico, ci sembra la soluzione più efficace ad un problema che riguarda centinaia di opere sparse su tutto il territorio cittadino. Stiamo andando incontro a nuove fasi climatiche e lo vediamo ad ogni pioggia o giornata di maltempo. Per questo sarà importante mettere in sicurezza i nostri monumenti in maniera seria e pensando al futuro. La nuova piazza sarà un centro unico per i napoletani. Dalla metro, alla nuova rotonda, sino ai parcheggi che interesseranno l'attuale area del consolato. Sarà una vera sintesi tra innovazione tecnologica ed esaltazione dei nostri elementi storici e culturali. Uno scenario nuovo che speriamo di poter consegnare ai cittadini la prossima primavera».

© RIPRODUZIONE RISERVATA