La pattumiera di piazza Cavour tra alberi crollati, topi e bivacchi: «piazza completamente abbandonata»

La pattumiera di piazza Cavour tra alberi crollati, topi e bivacchi: «piazza completamente abbandonata»
di Antonio Folle
Giovedì 3 Novembre 2022, 18:24 - Ultimo agg. 19:15
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L'attuale situazione di piazza Cavour, alle prese con una lunghissima agonia fatta di giardini ormai scomparsi e popolati solo da ratti, bagni pubblici semi-distrutti, rifiuti che si accumulano intorno alle scale della metropolitana e una fontana monumentale trasformata - ancora una volta - in un bivacco improvvisato per senzatetto si potrebbe tradurre con una sola parola: scempio. E il fatto che la piazza intitolata allo statista piemontese sia una delle più importanti della città, affacciata sull'affollatissimo Museo Archeologico Nazionale, non basta a metterla al riparo dal degrado imperante contro il quale il Comune di Napoli sembra avere le armi spuntate.

Da qualche tempo, anche a seguito delle vibranti proteste dei residenti e dei commercianti della zona, gli operatori di Asìa stanno intervenendo con una certa regolarità per tentare di tenere puliti i viali che attraversano gli ormai ex giardini della piazza.

Ma è poco, decisamente troppo poco per le esigenze di una piazza che necessiterebbe di interventi strutturali e, soprattutto, di essere riportata in vita con attività culturali e sociali. E invece le uniche attività che si notano in piazza sono quelle della foltissima colonia di ratti che prospera da diversi anni e che, specie nelle ore serali e notturne, si impossessa con prepotenza della zona, contendendosi il territorio con senza fissa dimora e malintenzionati di ogni tipo.  

Simboli visivi dell'abbandono - secondo molti disinteresse istituzionale - di piazza Cavour i due bagni pubblici quasi completamente vandalizzati e che da anni attendono di essere rimossi o - ma sembra essere compito al di sopra delle possibilità del Comune - di essere rimessi in funzione. 

Capitolo a parte per la fontana del Tritone. Riattivata temporaneamente ad aprile dello scorso anno dopo diversi anni di chiusura - in curiosa coincidenza con la campagna elettorale - fu inaugurata in pompa magna dall'allora sindaco de Magistris e dai suoi assessori che presenziarono alla cerimonia annunciando un radioso futuro di rinascita per piazza Cavour. Nonostante i buoni propositi, però, una volta spente le luci della ribalta la fontana è ritornata al suo triste destino: ricovero temporaneo - ma nemmeno troppo - per numerosi senza fissa dimora che, in mancanza di meglio, si accampano sui bordi della vasca vuota. I residenti della zona hanno segnalato come, negli scorsi giorni, sia comparsa addirittura una tenda da campeggio, poi rimossa. 

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«Lo spazzamento dei viali - la denuncia di Patrizia Bussola del Comitato Diritti Essenziali - anche se viene praticato ogni giorno, non basta a recuperare il degrado che persiste da anni sui giardini. Vanno rimossi i due bagni vandalizzati, ridotti a letamai, va rimosso l’enorme albero abbattuto dal maltempo circa due anni fa, ma che è ancora lì, popolato dai ratti. Le aiuole interne che affacciano sul Museo Nazionale sono ridotte a pattumiere. Inoltre - continua l'attivista - c’è un insediamento di senza fissa dimora che va seguito non solo a livello solidale ma anche sotto l’aspetto igienico sanitario. Hanno bisogno di acqua corrente e bagni chimici, ma le fontanine sono a secco». 

 

Una ennesima denuncia, quella dei cittadini, che rischia di cadere ancora una volta inesorabilmente nel vuoto. E da questo punto di vista fanno gran rumore i silenzi che, proprio in merito all'attuale degrado di piazza Cavour, arrivano dai vertici del Mann. In molti, infatti, si chiedono come mai la dirigenza di uno dei più importanti poli museali del mondo non abbia mai sentito l'esigenza di denunciare uno stato di cose che rischia di macchiare l'immagine stessa del museo. Non sono pochi i turisti che utilizzano la metropolitana - e quindi attraversano la piazza - per raggiungere l'ingresso del museo. E le meravigliose bellezze custodite all'interno di uno dei più visitati ed apprezzati musei del mondo non sempre riescono a fare da contraltare alle brutture - piazza Cavour ed i suoi problemi atavici, ma anche l'eterno degrado della galleria Principe - che lo circondano. 

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