Come si può vedere dalle foto già ci sono diversi morti attorno alle sponde del lago. "Il fenomeno ha interessato anche negli anni scorsi lo specchio lacustre sempre nei mesi di novembre o gennaio, tra stasera e domani ci potrebbe essere un aumento della moria", hanno spiegato alcuni residenti della zona. Ad essere maggiormente interessato è il lato est verso la grotta di Cocceio e in prossimità della grotta Bagno della Sibilla. Lungo le sponde, infatti, si nota un velo dal colore giallognolo chiaro sull'acqua segno della presenza dell'idrogeno solforato. Inoltre, stormi di gabbiani si sono portati, insolitamente, verso la riva per cibarsi dei pesci che salgono a galla alla ricerca di ossigeno.
«Abbiamo parlato con il commissario dell’Arpac, Pietro Vasaturo, e abbiamo avuto rassicurazioni che molto probabilmente siamo di fronte a un fenomeno naturale e ciclico, domani faremo un primo sopralluogo e lunedì i tecnici dell’Arpac faranno un prelievo per verificare che sia proprio così e per tranquillizzare i residenti e quanti hanno a cuore le sorti del lago d’Averno».
Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e il consigliere metropolitano Paolo Tozzi, intervenuti dopo la segnalazione della morìa di pesci nel lago d’Averno insieme a un forte odore che ha fatto scattare l’allarme. «E’ importante tranquillizzare subito e garantire che non ci sia in atto un inquinamento del lago» hanno concluso Borrelli e Tozzi ringranziando «l’Arpac per aver subito accolto la richiesta avanzata pu se siamo in in un giorno non lavorativo».