Se per un pugno di voti in più volano gli stracci tra le istituzioni

di Paolo Mainiero
Venerdì 24 Maggio 2019, 08:00
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Tra Roma e Napoli volano gli stracci. Anzi, le lenzuola. La politica scesa a livello di biancheria mette su un teatrino a colpi di battute che poco fanno ridere ma molto irritano i cittadini. Soprattutto quelli che sono costretti a frequentare gli ospedali e devono magari portarsi le lenzuola da casa.

La storia è nota. L'American Laundry, azienda con sede a Melito e fornitrice dei più grandi ospedali napoletani, a partire dal Cardarelli, ha interrotto i rifornimenti per una protesta dei lavoratori. Per un paio di giorni, nei reparti sono state usate le lenzuola usa e getta, fino quando, dopo una denuncia per interruzione di pubblico servizio, la consegna è lentamente ripresa. «Un ricatto», è stata l'accusa della Regione, che dopo il caso delle formiche e dopo una sparatoria in un pronto soccorso tutto voleva tranne che ritrovarsi nuovamente al centro della cronaca e dei tg per i disservizi della sanità.

Ma ecco che accade l'imprevedibile. Matteo Salvini fiuta la notizia e vi si butta a pesce. E con una mossa che più elettorale non si può annuncia che il ministero dell'Interno invierà a Napoli, al Cardarelli, 2.500 completi letto e 500 lenzuola monouso, parte di una dotazione della Protezione Civile nel sito di Capua.

Non c'è che dire: quanto a tempistica, il leader della Lega ha pochi rivali. Salvini, con il suo annuncio, mette il dito nella piaga, vuole dimostrare che il Viminale è pronto ad affrontare tutte le emergenze, anche la più incredibile, come può essere quella di un ospedale che si ritrova senza biancheria. Le lenzuola, alla fine, non saranno mai consegnate ma intanto la pietra nello stagno è stata lanciata e le onde urtano la sensibilità del presidente della Regione. De Luca, che non è uno che le manda a dire, non si trattiene, sbotta, definisce «un perfetto idiota» l'autore della nota del Viminale e respinge lo sgradito regalo. A caval donato non si guarda in bocca, ma non è così per il governatore che delle lenzuola di Salvini non sa che farsene. Semmai, il ministro le regalasse a chi vuole esporle ai balconi per contestarlo. Lui, Salvini, fa il superiore, dice che gli insulti di De Luca non lo offendono e conferma che le lenzuola sono lì, a disposizione della Campania.

Ecco a cosa si è ridotta la politica, a stracci che volano per accaparrarsi un voto, a uno scontro senza quartiere tra ultrà in divisa istituzionale che invece di smettere i panni del capo tifoso e di collaborare e provare a cercare, insieme, una soluzione se le danno di santa ragione. Nel mezzo, vittima incolpevole, resta la sanità campana, restano i medici e gli infermieri che si prodigano con encomiabile spirito di servizio, restano i pazienti e i loro familiari. E restano nel mezzo di questa guerra suicida le eccellenze, come la nuova struttura per il trapianto allogenico inaugurata proprio ieri al Cardarelli. È davvero singolare che mentre si predica la politica fuori dalla sanità si finisca per razzolare male facendo l'esatto contrario, come dimostra anche la vicenda del commissariamento.

Certo, sistemate le lenzuola e rifatti i letti bisognerà anche capire come sia stato possibile il corto circuito. Il caso dell'American Laundry non nasce ieri, non piomba come un fulmine a ciel sereno. L'azienda già lo scorso novembre era stata colpita da una interdittiva antimafia ed era stata successivamente commissariata. Possibile che in questi mesi nessuno abbia mai immaginato che prima o poi i nodi sarebbero arrivati al pettine? Ecco, prima di far volare gli stracci, la politica dia risposte e si assuma le sue responsabilità.
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