Caro libri a scuola, le voci dei napoletani: «Dal diario allo zainetto, lo stipendio non basta»

Caro libri a scuola, le voci dei napoletani: «Dal diario allo zainetto, lo stipendio non basta»
di Giuliana Covella
Mercoledì 24 Agosto 2022, 09:00 - Ultimo agg. 25 Agosto, 08:05
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Stangata sulle famiglie dal mondo della scuola. Tra spese per libri, zaini, dizionari, quaderni e cancelleria sarà un autunno caldo quello dei tanti genitori napoletani. Famiglie che, in gran parte dei casi, lamentano la difficoltà di acquistare testi «il più delle volte uguali a quelli dell'anno precedente, dai quali si differenziano solo per l'autore o poche pagine». O pastelli che arrivano a costare anche 16 euro e diari che oscillano tra i 20 e i 25 euro. Per non parlare dei prezzi per vocabolari e attrezzature da laboratorio. Costi che molti non saranno in grado di sostenere, soprattutto con i rincari previsti per i testi che, secondo le previsioni, ammontano a 600 euro a studente. 

Per un pacco di pastelli si è sentita chiedere dal cartolaio 16 euro. Ma pur essendo una mamma casalinga di 39 anni, che si arrangia con lavoretti saltuari, Roberta Cacace non demorde di fronte all'autunno nero che si approssima. «I miei bambini hanno 7 e 10 anni - dice - il piccolo andrà in seconda elementare, il più grande in prima media. Purtroppo anche queste rientrano nelle spese vive per un bambino e non puoi negargliele, perché i maestri le richiedono». Più problematico sarà per il figlio maggiore: «per lui dobbiamo aspettare le cedole librarie che arrivano verso novembre o dicembre e si aggirano intorno ai 200 euro, ma alla fine noi dovremo anticipare tra i 300 e i 400 euro». Padre di tre figli, di cui un neonato di 8 mesi è Luigi Barometro, tecnico della metropolitana: «uno andrà in prima media e l'altro al terzo superiore al professionale. Quest'ultimo richiederà più spese perché è un indirizzo tecnico-sportivo e ogni anno cambiano i testi». La soluzione? «Sono iscritto al Cral, mi appoggerò a loro per avere sconti nelle librerie e rateizzi. Per far quadrare il bilancio dovrò fare giochi di prestigio», ironizza. Di libri usati non se ne parla, «perché poi i professori dicono che non vanno bene», afferma Pasquale Uccello, ausiliare del traffico e papà di una studentessa di 15 anni iscritta al secondo anno del Galilei. A ciò si aggiungono le spese come i trasporti: «Viviamo a Pianura e la scuola ha sede in via Domenico Fontana: dovuto noleggiare un'auto privata per farla accompagnare, i miei turni di lavoro non me lo permettono». Nell'elenco dei costi c'è anche il doposcuola: «A conti fatti spenderò circa 500 euro mensili per mia figlia». Sulla stessa lunghezza d'onda è Livia Ladogana, docente del Vomero e madre di due ragazzi in seconda media e quarto scientifico. «Già l'anno scorso è stata dura spendendo intorno ai 1.000 euro per entrambi, adesso ci aspetta il peggio. Senza contare i costi di cancelleria e spese aggiuntive non previste come gli strumenti musicali». E sui libri? «Spesso i contenuti sono multimediali e si attivano con un codice utilizzabile una sola volta». Due figli gemelli di 17 anni, di cui uno iscritto al socio-sanitario e l'altra a moda, sono quelli di Nando Salvati, allenatore di calcio: «L'anno scorso ho speso per entrambi 1.300 euro, ora sarà il doppio». «Facendo un calcolo approssimativo - dice Ciro Castelli, chef e padre di due figli di 14 e 16 anni - dovremo sostenere un rincaro del 30%». 

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«Non possiamo tollerare le stangate che le famiglie subiscono - tuona Stefano Marzatico, papà avvocato di due bimbe di 6 e 7 anni - tendendo a far diventare il diritto allo studio un premio per i soli ricchi. Bisognerebbe investire sulla cultura e, laddove possibile, regalare i libri soprattutto in un Paese ormai analfabeta come il nostro». «Mio figlio Alessio quest'anno dovrà frequentare il liceo musicale - dice Marianna Ferrillo, mamma vigilantes - ma poiché è lontano da casa dovrò pagare per il pulmino 180 euro mensili. Poi si aggiungono libri e tutto il resto che ammonta a circa 800 euro al mese». Pasquale Romano, infermiere, è il papà di Gaia, 18 anni, ultimo anno al Vittorio Emaunele e di Samuele, di 15 che andrà al terzo scientifico al Cuoco: «In media spendiamo per ognuno 300 euro di libri.

Vanno aggiunti i dizionari di greco e latino che costano dai 120 ai 200 euro». 

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